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Verifica del “Piano 3R - Rilancio, Ristrutturazione e Riorganizzazione” 2011 dell’Alenia Aermacchi
(tratto da una relazione - commentata da FIOM-CGIL - sull’Incontro di Coordinamento Nazionale svoltosi a Roma il 7 maggio 2013 tra la Direzione Alenia Aermacchi, le Segreterie nazionali e territoriali FIM-FIOM-UILM per il settore aeronautico e la rappresentanza delle RSU di tutti gli stabilimenti. Oggetto della discussione, tra l’altro, l’andamento generale dell’azienda in relazione ai programmi produttivi.)

Premessa - Il 23 aprile 2013 sono stati presentati i dati di bilancio di Finmeccanica 2012. Il risultato economico presenta una perdita di circa 750 milioni di Euro, con un significativo miglioramento rispetto alla perdita di oltre 2 miliardi registrata dal bilancio 2011.

PROGRAMMI PRODUTTIVI ALENIA AERMACCHI

“Boeing B.787 Dreamliner – Nell’illustrazione dei programmi produttivi, l’Amministratore Delegato Giuseppe Giordo ha inizialmente preso in esame il settore civile, non nascondendo che attualmente il programma B.787 presenta problemi di redditività. Per il conseguimento di una redditività positiva, l’obiettivo dell’azienda sarebbe quello di raggiungere un rateo produttivo di 10 fusoliere al mese, attualmente attestato a 7. L’AD ha espresso comunque considerazioni positive sulle competenze complessivamente acquisite nel campo dei materiali compositi, sia in termini di progettazione che manifatturiero.”

“AEROSTRUTTURE – Il settore è considerato importante perché permette di mantenere livelli occupazionali considerevoli sia per quanto concerne la Progettazione sia per quanto riguarda la Produzione. Purtroppo la redditività si rivela essere scarsa, in taluni casi nulla, anche a causa di contratti siglati all’origine con condizioni economiche alquanto gravose. Redditività positiva si riscontra su programmi quali Airbus A 380 e Bombardier C-Series, grazie anche alla rinegoziazione di alcuni contratti. Il programma ATR ha raggiunto un rateo produttivo di 70 fusoliere l’anno (da 50). Per il futuro si punta a raggiungere il numero di 80-90. Per le gondole motore (nacelle) si punta a mantenere l’attività, con caratteristiche di eccellenza.”

“VELIVOLI REGIONALI – il consorzio ATR detiene circa l’85% del mercato mondiale dei velivoli regionali a turboelica. Il numero di velivoli sinora consegnati ha superato le mille unità e la previsione è di produrne almeno altri 200. La prospettiva di lavorare al progetto e alla realizzazione di un nuovo velivolo turboprop da 90 posti è allettante, in quanto si prevede una richiesta del mercato di circa 1.200 macchine nell’arco dei prossimi anni. È utile ricordare che un velivolo a elica è meno inquinante (e consuma meno) di un jet. A tale proposito si è aperto un tavolo di discussione su possibili finanziamenti di circa 1 miliardo di Euro, in condivisione con le Regioni Puglia e Campania. In area campana e pugliese, è già previsto l’avvio di un gruppo di lavoro sulle nuove tecnologie per i turboprop.
Relativamente al programma SuperJet con Sukhoi, siamo in procinto di consegnare altri due velivoli a InterJet, la principale compagnia aerea domestica messicana. Sono in corso azioni volte a rinegoziare la partecipazione al programma con l’intento di acquisire ruoli maggiori sul piano della realizzazione del prodotto.”

“C-27J – Il finanziamento del nuovo budget delle forze armate americane prevede una disponibilità per l’acquisto di velivoli nei prossimi 3 anni. Nel frattempo si punterà ai mercati con elevati requisiti tecnici. La versione armata (MC-27J) ha ottenuto buoni risultati nei test negli Stati Uniti e c’è un certo interesse nei paesi del Medio Oriente.”

“M-346 – L’addestratore M-346 parteciperà ad un bando di gara in Polonia, e sta riscuotendo un discreto interesse in Medio Oriente. Firmata una lettera di intenti con General Dynamics per la versione americana del velivolo (denominata T-100). La commessa prevede la realizzazione di circa 350 velivoli, che potrebbero diventare 500 se anche l’U.S. Navy ne farà richiesta.”

“LCA (Light Combat Aircraft) - Ci sono paesi che potrebbero essere interessati alla versione armata dell’M-346. Finchè non ci sarà un cliente di lancio iniziale comunque non si faranno investimenti.”

“M-345 – Interesse da parte di alcuni paesi del Medio Oriente per il sostituto dell’M-311. Anche in questo caso si attende un cliente interessato per iniziare l’attività.”

“EF 2000 - Continua lo sviluppo delle versioni export. È necessario incrementare capacità di integrazione sia in termini di avionica sia di nuovi armamenti. Sono previsti ulteriori contratti in Arabia Saudita e Bahrain, dopo quello già firmato con l’Oman. Alenia Aermacchi è “prime contractor” per il Kuwait, paese nel quale, con il supporto del governo italiano, si è da poco conclusa la campagna dimostrativa.”

“F-35 - L’azienda continua a sostenere che le scelte in merito al programma JSF dipendono dal governo. E’ stato firmato il contratto per la produzione dei primi velivoli ed è in fase di sviluppo la capacità MRO (Maintenance Repair Overall) per tutti gli esemplari che saranno impiegati in Europa.”

“UAS/UCAV - C’è un accordo con il governo italiano per la sostituzione dei Predator con un MALE di nuova generazione di circa 3 tonnellate, la cui fase di lancio del progetto dovrebbe avvenire entro la fine del 2013, per entrata in servizio nel 2018. L’obiettivo è mantenere le competenze attraverso sinergie europee, anche per svincolarsi dal monopolio statunitense nel settore.”

RISULTATI

“L’azienda ha esposto alcuni dati sui risultati degli anni precedenti (2011-2012) e sugli obiettivi per il 2013. I parametri illustrati risultano generalmente in crescita (ordini, portafoglio ordini, ricavi, fatturato, margine lordo e investimenti), mentre per l’EBITA (Earnings Before Interests, Taxes and Amortization, ovvero utili prima degli interessi, delle imposte e degli ammortamenti dei beni immateriali-avviamento) si segnala un inversione di tendenza (da negativa a positiva). L’unico parametro ancora “critico” è quello del flusso di cassa operativo, negativo sia nel 2011 sia nel 2012, ma per il quale sono previsti sensibili miglioramenti nel 2013. Il consuntivo trimestrale (31/03/2013) risulta migliore rispetto al preventivo per lo stesso periodo.”

ORGANICI E PROSPETTIVE

“Attualmente Alenia Aermacchi occupa 10.505 addetti, così suddivisi per area regionale: Campania 3.765 (35,84%), Lombardia 1.696 (16,14%), Piemonte 3.294 (31,36%), Puglia 1.609 (15,32%) e Veneto 141 (1,34%).
Risultano inserite in cassa integrazione 490 persone, delle quali 105 sono già passate in mobilità entro il primo trimestre 2013, mentre le restanti 385 usciranno dagli organici entro dicembre 2014.
Nell’anno 2012 sono state assunte 559 persone (comprese 399 stabilizzazioni di ex somministrati definite dall’accordo con le organizzazioni sindacali dell’8 novembre 2011), mentre nel 2013 ne sono previste altre 140.
Per quanto si possa convenire sul fatto che i miglioramenti di flusso di cassa siano fondamentali per la salute aziendale, è utile ricordare che nei fatti il numero dei dipendenti si è ridotto di circa 1.500 unità in un biennio, per effetto dell’applicazione degli accordi con le organizzazioni sindacali del 2010 e 2011 (NDR: oltre i normali pensionamenti, le dimissioni ed i trasferimenti ad altre aziende Finmeccanica). Un’azienda che voglia confrontarsi sul piano internazionale non può scendere ulteriormente nei numeri e farebbe bene a ripensare ad un rientro di lavorazioni e di funzioni, soprattutto se si considera che molti dei disagi, delle disfunzioni, della perdita di redditività sui programmi, sono imputabili alla catena delle forniture (supply chain) ed al mancato controllo sulla medesima.
Quando ci fu esposto il piano 3R, l’Azienda affermò platealmente che intendeva ridurre i fornitori da 1.800 (milleottocento) a 150 (centocinquanta). Su questo tema l’Azienda tende a sorvolare, ammettendo significativi ritardi, ma evitando di esporre cifre sui risultati che diceva di volersi prefiggere. Per contro, anziché far rientrare alcune attività esternalizzate, l’unico effetto tangibile è stato l’aumento dei “controllori” sulle attività esterne, passati da 30 a 120 risorse.
Se è ormai evidente che le scelte sul JSF sono di pertinenza governativa (e quindi siamo in balia di decisioni della politica) è altrettanto vero che una saggia politica industriale dovrebbe pensare a mettere “sotto protezione” l’Alenia Aermacchi dai rischi di eventuali inversioni di rotta (NDR: riferimento all’eventuale cancellazione dell’ordine per gli F-35). Peraltro permangono le incognite sul futuro e sul destino dei siti di Torino e Caselle. Non sono visibili all’orizzonte impegni concreti sullo sviluppo della versione Light Combat Aircraft dell’M-346. Per quanto riguarda il nuovo MALE, nonostante l’ottimismo, esiste ancora il problema di trovare i partner; i volumi di lavoro non sarebbero paragonabili a quelli sinora garantiti dall’Eurofighter (che sino al 2016 rappresentano ancora il 70-75% dei carichi di lavoro dell’Ingegneria).” (InformaFIOM)

(Aeromedia)