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Il terzo F-35 STOVL entra nel programma di prove in volo
Third STOVL F-35 Enters Flight Testing
Il primo decollo del terzo Lockheed Martin F-35B Lightning II, versione STOVL del JSF, il 2 febbraio 2010. (Lockheed Martin)
First take-off of the third Lockheed Martin F-35B Lightning II, JSF STOVL variant, on February 11, 2010. (Lockheed Martin)
Oggi ha iniziato le prove di volo un altro esemplare del caccia stealth Lockheed Martin F-35B “Lightning II” versione STOVL (Short Take-Off/Vertical Landing). Si tratta del quinto Joint Strike Fighter ad alzarsi in volo.
Il jet, denominato BF-3, è decollato dalla pista dello stabilimento Lockheed Martin di Fort Worth alle 16.02 locali. Durante l'uscita, durata circa un'ora, il Capo Pilota Collaudatore F-35 Jon Beesley ha controllato le qualità di volo dell'aereo, il motore, il funzionamento dei carrelli d'atterraggio e dei principali sottosistemi.
Il BF-3 si affianca ad altri due F-35B e ad un F-35A CTOL (Conventional Take-Off and Landing) già impegnati nei collaudi in volo. Il primo F-35 CTOL - AA-1 - si sta preparando per le prove di sparo. Si restringe sempre di più l'intervallo di tempo tra l'arrivo di un F-35 alla linea di volo, e l'effettuazione del primo volo.
Il prototipo BF-3 è strumentato per svolgere controlli ai sistemi e per espandere l'inviluppo aerodinamico e quello dei carichi strutturali. Nei prossimi mesi il velivolo si sposterà alla base della Marina di Patuxent River, Maryland, per effettuare prove di sgancio e di lancio dei vari carichi bellici previsti per l'F-35B.
Tutti i prototipi del Lightning II riceveranno il supporto logistico tramite l'F-35 Autonomic Logistics Information System e saranno mantenuti in volo dall'F-35 Autonomic Logistics Global Sustainment Operations Center con sede sempre a Fort Worth. Il supporto degli F-35 è basato sui principi della Logistica “Performance-Based” che coinvolge gli accordi di collaborazione tra il governo e l’industria. Il team industriale dell’F-35 (Lockheed Martin-Northrop Grumman-BAE Systems) ha sviluppato un sistema avanzato di assistenza ai velivoli con caratteristiche che riducono i costi dell’intero ciclo operativo e garantiscono il massimo di disponibilità operativa dei velivoli.

(NdR: in realtà un supporto logistico per tutti gli F-35 centralizzato a Fort Worth renderebbe vane le aspettative delle varie nazionali coinvolte nel programma per svolgere direttamente questa importante e remunerativa attività. Cosa che consentirebbe anche di recuperare in parte la “tariffa d’ingresso” di un miliardo di dollari pagata, a suo tempo, per partecipare - poco - al programma di sviluppo del nuovo caccia. Di recente, l’agenzia stampa nordamericana Defense News titolava “L’Italia minaccia di fermare lo stabilimento per il JSF” e continuava "Il governo intende ordinare la sospensione del lavoro di preparazione della linea di assemblaggio dell’F-35 a Cameri finchè non otterrà dalla Lockheed Martin un’adeguata e tangibile risposta per un maggiore coinvolgimento dell’industria italiana nel programma," ha dichiarato Guido Crosetto, Sottosegretario alla Difesa. Egli ha espresso la propria preoccupazione sulla ripartizione del lavoro nel novembre 2009, in occasione della visita negli Stati Uniti per incontare i dirigenti della Lockheed Martin ed Ashton Carter, sottosegretario USA per le acquisizioni.” Nel frattempo, in Europa, si intensificano gli incontri per il progetto Global System Study (GSS) Fase 2, nell’ambito dell’European Technology Acquisition Programme (ETAP), fortemente voluto dalla Comunità Europea. Le aeronautiche militari delle cinque nazioni partecipanti al progetto (Francia, Germania, Italia, Spagna e Svezia), con la partecipazione delle cinque aziende di punta dell’industria europea (Dassault Aviation, EADS-MAS, Alenia Aeronautica, EADS-CASA e SAAB), proseguono nella fase di identificazione delle varianti del Future Combat Air System (FCAS). Un sollecito lancio di un nuovo caccia multinazionale - che potremmo denominare "Tornado 2" - potrebbe ancora ripristinare, nella Vecchia Europa, la capacità di sviluppare e costruire autonomamente un moderno velivolo da combattimento.)

(Da un comunicato stampa Lockheed Martin Aeronautics, Fort Worth, Texas, USA – 2 febbraio 2010)

A Lockheed Martin F-35B Lightning II short take-off/vertical landing (STOVL) stealth fighter today became the fifth Joint Strike Fighter to begin flight operations.
The jet, known as BF-3, departed the runway near Lockheed Martin's Fort Worth plant at 4:02 p.m. CST for its first flight. During the one-hour sortie, F-35 Chief Test Pilot Jon Beesley tested the aircraft's handling qualities, engine functionality, landing gear operation and basic subsystem performance.
BF-3 joins two other F-35Bs and one F-35A conventional take-off and landing (CTOL) aircraft currently undergoing active flight test. The first CTOL F-35, AA-1, is now preparing for live-fire testing. The F-35 programme continues to accelerate the time from flight line arrival to first flight.
Prototype BF-3 was built and instrumented to conduct flight sciences test work and will be used primarily to evaluate vehicle systems and expand the aircraft's aerodynamic and structural-loads envelope. It will deploy later this year to Naval Air Station Patuxent River, Maryland, where it will carry and release most of the weapons the F-35B will employ.
All flying Lightning II aircraft will be supported by the F-35 Autonomic Logistics Information System and monitored by the F-35 Autonomic Logistics Global Sustainment Operations Center in Fort Worth. F-35 sustainment is based upon the principles of Performance-Based Logistics, involving extensive partnering agreements between government and industry. The F-35 team has developed an advanced sustainment system capability with designed-in sustainability that will reduce overall life-cycle costs and ensure mission readiness.

(Editor’s Note: A global logistics support for F-35, centralized in Fort Worth, would jeopardize the expectations of most of the nations involved in the programme to directly manage this important and remunerative activity, allowing the recovery of at least part of the “entry-fee” (1 billion USD) exacted some years ago to participate - in an unsatisfactory way - in the development programme of the new fighter. U.S. press agency Defense News headlined recently “Italy Threatens To Halt JSF Plant Work” and continued, "The government intends to order the suspension of the work of preparing the JSF assembly line at Cameri until it obtains from Lockheed Martin an adequate and tangible response to its requests for the greater involvement of Italian industry in the program," said Italian Defense Undersecretary Guido Crosetto. He aired his concerns about the workshare in November, 2009, when he visited the United States to talk with Lockheed Martin officials and Ashton Carter, U.S defense undersecretary for acquisition.” In the meantime, in Europe, the meetings of the Global System Study (GSS) Phase 2 Project Group are gathering momentum, after the acceleration received by the EU-supported European Technology Acquisition Programme (ETAP). The Air Forces of the five countries taking part in the project (France, Germany, Italy, Spain and Sweden), with the participation of the respective leading European aerospace companies (Dassault Aviation, EADS-MAS, Alenia Aeronautica, EADS-CASA and SAAB) are making progress in the definition of the variants of the Future Combat Air System (FCAS). An early launch of such a multinational fighter – "Tornado 2" - could still restore the capability, in Old Europe, to autonomously develop and manufacture a modern combat aircraft.)

(From a press release by Lockheed Martin Aeronautics, Fort Worth, Texas, USA – February 2, 2010)