La flotta di aerei da trasporto Lockheed Martin C-130J Super Hercules dell’Aeronautica Militare Italiana ha totalizzato 75.000 ore di volo, raggiungendo questo notevole traguardo con attività che vanno dalle prime missioni di C-130J svolte in zona di combattimento a numerosi voli di soccorso in caso di calamità.
La 46a Brigata Aerea ha introdotto in servizio il suo primo C-130J nell’agosto 2000 ed ora ne utilizza 22 esemplari. Negli otto anni trascorsi, l’AMI ha anche contribuito a sviluppare nuove modalità tattiche per il "J".
L’Aeronautica Militare aveva ordinato inizialmente, nel 1997, 18 C-130J; sono poi seguiti due ordini per due esemplari nel 1999 ed altrettanti nel 2000. L’AMI ha ricevuto dieci C-130J-30 “allungati” (MM62187/MM62196, codici 46-53/46-62), uno dei quali è stato il centesimo Super Hercules consegnato in assoluto, e dodici C-130J “normali” (MM62175/MM62186, codici 46-40/46-51). L’ultimo esemplare è stato consegnato il 10 febbraio 2005.
Ross Reynolds, responsabile Lockheed Martin per il programma C-130J, ha preso parte ad una cerimonia tenutasi a Pisa, per festeggiare il raggiungimento del traguardo operativo delle 75.000 ore di volo. Nell’occasione, Reynolds si è complimentato per i risultati raggiunti dalla 46a Brigata Aerea.
"Così tante ore di volo, in un periodo così breve, sono un risultato veramente importante," ha detto Reynolds. "Dalle vostre incessanti missioni da Herat, in appoggio alle truppe alleate in Afghanistan, alle missioni mediche come le “Ridare la luce” in Africa, voi siete veramente un modello per tutte le forze aeree che impiegano il C-130J."
Reynolds ha donato alla Brigata Aerea un “modellone” di C-130J da esporre all’ingresso del Centro di Addestramento Nazionale di Pisa, dove il personale di volo ed i meccanici dei C-130J svolgono i corsi di famigliarizzazione con il velivolo. Dal 2004, il centro ha svolto più di 800 ore di lezione e, ogni anno, provvede alla qualifica di circa 150 piloti e tecnici manutentivi.
(Da un comunicato stampa Lockheed Martin Aeronautics, Marietta, Georgia - USA - 15 ottobre 2008)
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The Italian Air Force has achieved 75,000 flight hours with its fleet of Lockheed Martin C-130J Super Hercules transport aircraft, amassing an impressive record that includes the first combat missions flown in the C-130J and the delivery of humanitarian relief supplies.
Italy's 46th Air Brigade put its first C-130J into service in August 2000 and now operates 22 Super Hercules. With its operations, Italy has contributed to the development of tactics for the "J" during the past eight years.
The Italian Air Force first ordered 18 C-130Js in 1997, two more in 1999 and then two more in 2000. The IAF received 10 of the longer C-130J-30 aircraft (MM62187/MM62196, 46-53/46-62 unit codes), one of which was the 100th C-130J delivered worldwide, as well as 12 standard-length C-130Js (MM62175/MM62186, 46-40/46-51 unit codes). The last IAF C130J was delivered on February 10, 2005.
Lockheed Martin's vice president for C-130J Programs, Ross Reynolds, attended a special ceremony in Pisa, Italy, today to celebrate this significant operational milestone of 75,000 flight hours. At the ceremony, Reynolds praised the 46th Air Brigade for its accomplishments.
"Seventy five thousand flight hours is a tremendous achievement," said Reynolds. "From your unrelenting missions out of Herat in support of allied troops in Afghanistan, to the Ridare la luce medical missions in Africa, you are truly the operator by which all other C-130J operators are measured."
Reynolds presented the 46th with a large scale C-130J model that will stand in the entrance to the National Training Centre in Pisa, where C-130J aircrew and maintainers train. Since 2004, the centre has provided more than 800 hours of training and graduates approximately 150 pilots and ground crews a year.
(From a press release by Lockheed Martin Aeronautics, Marietta, Georgia, USA – October 15, 2008)
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