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Il Power spinge in alto l'export aeronautico italiano
Export di velivoli civili italiani in netta crescita, nel 1998, al traino del successo di vendite dell'elicottero Agusta A 109E Power. L'azienda elicotteristica del gruppo Finmeccanica ha piazzato all'estero anche alcune altre macchine di tipo diverso ma, con la versione Power, l'A 109 sembra davvero aver raggiunto la piena maturità per il competitivo mercato internazionale del settore.
Oltre ad un paio di esemplari venduti in Italia, venti Power sono stati consegnati, lo scorso anno, a clienti di varie nazioni, con prevalenza degli Stati Uniti.
Agusta e la britannica Westland (gruppo GKN), i partner del programma EH 101, stanno intanto mettendo a punto la joint-venture che vedrà la nascita del secondo polo elicotteristico europeo, dopo la franco-tedesca Eurocopter.
L'Agusta conferisce alla nuova società, tra l'altro, la leadership nel programma NH 90, la produzione delle varie versioni dell'A 109, l'A 119 Koala, l'A 129 Mangusta ed alcuni promettenti programmi di collaborazione con la Bell Helicopter Textron (AB 139 e BA 609 tilt-rotor); la Westland, a sua volta, porta in dote il Lynx e programmi di collaborazione con Boeing (WAH-64 Apache) e Sikorsky.
Nella foto: il dimostratore Agusta A 109E Power I-EPWR.
(Aeromedia, aprile 1999)