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OPERAZIONE ALLIED FORCE
da operazione "Deny Flight" ad "Allied Force"
Il 16 ottobre 1992, le forze NATO svolsero la prima missione operativa di controllo dei voli nello spazio aereo della Bosnia-Erzegovina. Ciò avvenne a seguito della risoluzione 781 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che richiedeva agli stati membri, a livello nazionale o all'interno di alleanze locali, di assistere le forze di protezione ONU, controllando il divieto dei voli militari nell'area.
Nell'aprile 1993, gli aerei basati ad Aviano iniziarono a pattugliare direttamente la zona di non volo.
Entro l'inizio del 1994, Aviano dava ospitalità a 46 velivoli impegnati nell'operazione Deny Flight, che raggiunsero un totale di 65 al culmine dell'operazione. Gli aerei di Aviano presero parte a tutte le missioni svolte nell'ambito di Deny Flight.
Entro il 12 aprile 1995, due anni dopo l'inizio dell'operazione, da Aviano erano state effettuate 18.500 sortite sulla zona di non volo della Bosnia-Erzegovina.
Nell'autunno 1995 si svolse l'operazione Deliberate Force che comportò l'attacco alle forze serbo-bosniache deliberato dall'ONU ed affidato alla NATO, nel cui ambito i reparti del 16th FW di Aviano svolsero oltre 400 missioni operative. Verso la metà di dicembre del 1995, Aviano divenne la base di partenza per un contingente di quasi mille soldati aerotrasportati della South European Task Force inviati a Tuzla, in Bosnia, nell'ambito dell'operazione Joint Endeavor. Voli di rifornimento a Tuzla venivano effettuati ogni settimana.
Con il successivo accordo di pace di Dayton, dopo quasi mille giorni ed oltre 100.000 voli, l'operazione Deny Flight si concluse il 21 dicembre 1995.
Il personale schierato per condurre l'operazione continuò ad operare con lo stesso impegno nell'ambito delle successive operazioni Decisive Edge, Deliberate Guard e Decisive Forge.
(Aeromedia, maggio 1999)