Piano strategico AP Holding per Alitalia |
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Il piano predisposto da AP Holding è un piano quinquennale non solo di risanamento ma anche di rilancio attraverso significativi investimenti che potrebbero assicurare recupero della leadership del mercato, ritorno alla remuneratività della compagnia, in linea con i grandi vettori europei, garanzia di un’offerta in linea con le esigenze della clientela, miglioramento della qualità dei servizi offerti, recupero dell’immagine ed un management forte ed autorevole.
E’ un piano di crescita della flotta, delle rotte, dei passeggeri, della competitività e della remuneratività della compagnia. Già dopo due anni la nuova Alitalia potrebbe chiudere il bilancio in utile. Il risanamento sarebbe reso possibile grazie all’allineamento della produttività a quella dei migliori player del settore, al rinnovo della flotta ed alla ridefinizione del modello di network.
Il piano è stato elaborato con il supporto di Boston Consulting Group, in qualità di advisor industriale, e di Sabre Airline Solutions quale advisor tecnico.
Il network
Il risanamento di Alitalia richiede innanzitutto una razionalizzazione ed un potenziamento del network della compagnia. A livello domestico, il piano prevede un aumento dell’offerta complessiva ai consumatori. A livello internazionale (collegamenti a medio raggio), il piano risponde alla crescente domanda di collegamenti punto-punto soprattutto fra Italia ed Europa. Complessivamente le rotte nazionali ed internazionali aumenterebbero del 14% in 5 anni.
Il maggiore sforzo, tuttavia, dovrebbe essere effettuato a livello intercontinentale, attraverso lo sviluppo dei collegamenti con le destinazioni maggiormente richieste da e per l’Italia. Il piano prevede una crescita, dopo 5 anni, di 1,5 milioni di passeggeri intercontinentali con sette nuove destinazioni transoceaniche, principalmente verso l’Estremo Oriente e le Americhe.
Il nuovo modello di network prevede il mantenimento dei due hub di Roma/Fiumicino e Milano/Malpensa, intorno ai quali si potrebbe assicurare una significativa economia di indotto (come testimoniato da altri grandi scali europei).
La Flotta
Oggi Alitalia ha una flotta che necessita di essere rinnovata. Aeromobili vecchi implicano maggiori costi di carburante, di manutenzione, qualità del servizio e comfort per i passeggeri più scadenti ed un inquinamento atmosferico maggiore. La domanda internazionale di aeromobili in questi anni è cresciuta in modo esponenziale: una compagnia aerea che finalizza oggi l’acquisto per nuovi aerei (oltre 100 posti NdR), li riceverà non prima del 2013.
AirOne ha oggi un ordine fermo per 90 nuovi Airbus A 320, aerei di ultima generazione per collegamenti di medio raggio che potrebbero sostituire ed integrare la flotta dei 77 MD-80 di Alitalia. Otto di questi Airbus sono già stati consegnati e gli altri arriveranno al ritmo di uno al mese, permettendo da subito il rinnovo progressivo della flotta a medio raggio di Alitalia.
Relativamente alla flotta a lungo raggio, AirOne ha già accordi per assumere in locazione, entro i prossimi 5 anni, 20 aerei (che corrispondono al numero di nuovi aerei di cui necessita Alitalia secondo il piano di AP Holding). Quattro arriveranno il prossimo anno e gli altri verranno consegnasti al ritmo di quattro all’anno, fino al 2012. Sono, inoltre, in fase di finalizzazione accordi anche per l’acquisto di nuove macchine a lungo raggio.
Infine, per i collegamenti regionali, AirOne ha finalizzato già nel 2006 un ordine di 10 nuovi aerei regionali a 90 posti (Bombardier CRJ-900), già tutti consegnati. Le ulteriori macchine classe “regional”, previste dal piano, potranno essere ordinate in breve tempo.
Efficientamento dei costi e produttività
Nel piano è previsto che la riduzione dei costi sia garantita innanzitutto dalla razionalizzazione ed efficientamento del network (il migliore impiego degli aeromobili e degli equipaggi permetterà infatti di ottimizzare le operazioni di volo), dall’introduzione dei nuovi aerei, con conseguente abbattimento dei costi di gestione, e da un consistente incremento di produttività, anche attraverso la rivisitazione di tutta l’organizzazione aziendale. Il piano quindi prevede di raggiungere una struttura dei costi ed una produttività allineata a quella dei migliori concorrenti del settore.
Le Relazioni sindacali
Nell’ambito della procedura, AP Holding ha incontrato nelle settimane scorse le Organizzazioni sindacali ed Associazioni professionali attive in Alitalia per presentare gli indirizzi strategici del piano. A seguito dell’incontro è iniziato un confronto con i sindacati per concordare le linee guida di un processo di efficientamento dell’Azienda che dovrebbe essere garantito anche dalla continuità e qualità del servizio offerto.
Il Management
AP Holding ha affidato ad una primaria società di consulenza l’incarico per la selezione dell’Amministratore delegato della nuova compagnia aerea, figura che avrebbe garantito un’esperienza ed una credibilità a livello internazionale. E’ stato anche avviato il lavoro per assicurare alla nuova Alitalia una prima linea forte e professionale.
Il finanziamento dell’operazione
Il Gruppo Toto ha apportato ad AP Holding la compagnia AirOne con il suo mercato di riferimento, oltre che gli aerei attualmente in flotta, gli ordini di acquisto per i nuovi aerei, gli slot, ed il know-how del settore. Il piano finanziario predisposto da Intesa Sanapaolo, ed aperto ad ulteriori istituti finanziari nazionali ed internazionali, prevedeva un ulteriore capitalizzazione di AP Holding e la disponibilità di tutti i mezzi necessari a finanziare gli investimenti e la gestione della nuova compagnia.
Cause che non consentono allo stato attuale la presentazione di un’offerta
Nei giorni scorsi è arrivata dalla Procedura la versione definitiva del contratto di vendita di Alitalia. Le condizioni presenti nel contratto non consentono, a parere di AP Holding, lo sviluppo di un forte progetto imprenditoriale di risanamento e rilancio della compagnia. AP Holding ha pertanto notificato questa sera alla Procedura l’impossibilità di poter formulare allo stato attuale un’offerta vincolante.
AP Holding, sempre interessata, continuerà a seguire da vicino gli sviluppi relativi al processo di privatizzazione di Alitalia confidando che il piano messo a punto in questi sette mesi è la migliore soluzione per il rilancio della compagnia di bandiera.
AP Holding nel frattempo prosegue nello sviluppo del piano industriale di AirOne “stand alone” che prevede una strategia di ampliamento delle attività sui mercati internazionali: già oggi sono 9 le destinazioni europee raggiunte dalla compagnia (nell’estate 2007 diventano quindici) e 23 le destinazioni domestiche. Il piano industriale di AirOne prevede che le destinazioni europee a medio raggio diventino oltre 35 entro il 2012, anno in cui la compagnia raggiungerebbe un fatturato di oltre 2 miliardi di euro. Nel 2008 sarà avviata anche l’attività relativa alle rotte intercontinentali. Prosegue inoltre una continua ed attenta valutazione delle eventuali opportunità di crescita offerte alla compagnia dal mercato nazionale ed internazionale.
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