AEROMEDIA
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Linee Guida del Piano Industriale Alitalia 2008-2010
Presupposti, caratterizzazione, macro-obiettivi ed azioni principali
Airbus A 319-112 I-BIMA "Isola d’Elba" dell'Alitalia in atterraggio a Malpensa nel 2007. (Aeromedia)
Airbus A 319-112 I-BIMA "Isola d’Elba" of Alitalia lands at Malpensa airport in 2007. (Aeromedia)
Presupposti

Contesto esterno

Nel gennaio 2007, la Società ha comunicato al mercato che il Piano Industriale a suo tempo approvato dal Consiglio di Amministrazione era da considerarsi superato nei suoi target e, quindi, non attuabile. Lo scorso 27 febbraio il nuovo Consiglio di Amministrazione, appena nominato, considerata la procedura di vendita in corso da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze, non aveva ritenuto di effettuare la revisione del Piano Industriale, rinviando ogni ulteriore valutazione a data successiva all’acquisizione di tutti gli elementi necessari. Successivamente, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha invitato la Società, in una logica di salvaguardia della continuità aziendale, a prescindere dall’operazione di privatizzazione all’epoca in corso, a voler considerare l’opportunità di intraprendere iniziative volte a definire le linee guida che siano alla base di un piano industriale sostenibile per la Società per il prossimo triennio.
Alla fine dello scorso mese di luglio, la Compagnia ha preso atto della conclusione senza esito della procedura competitiva a trattativa diretta avviata nel dicembre scorso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per la vendita di una quota azionaria non inferiore al 39,9% del capitale della Società, e della conseguente necessità per Alitalia di dotarsi di un autonomo Piano Industriale, così come già deliberato dal Consiglio di Amministrazione dell’11 giugno scorso.
Successivamente, è intervenuta la conferma da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze, anche a valle della conclusione senza esito della procedura avviata lo scorso dicembre, dell’intendimento dello Stato di cedere il controllo di Alitalia con modalità da definire.

Contesto esterno

  • trend di perdite accumulate e prospettiche nell’attuale assetto e insostenibilità di tale trend per la Compagnia;
  • impossibilità, per la Compagnia nell’attuale stato, sotto il profilo competitivo ed economico, di alimentare in modo efficiente e produttivo due hub;
  • conseguente indifferibile esigenza di ridimensionamento del posizionamento della Compagnia e di modifica del suo assetto industriale, attraverso interventi sulla rete, sulla qualità del prodotto, sui costi operativi, sulle condizioni di impiego e sull’organizzazione del personale (con le connesse implicazioni in termini di esuberi, che dovranno essere gestiti d’intesa con le organizzazioni sindacali e con l’utilizzo di ammortizzatori sociali).

Scenario industriale e posizionamento

Lo scenario ed il contesto competitivo del trasporto aereo sono sempre più velocemente orientati verso forme di integrazione e concentrazione in un ridottissimo numero di hub carrier, che consentono il raggiungimento di economie di scala e la generazione di sinergie di rilevante entità.
In tale contesto, l’Industria del trasporto aereo sempre di più lascia spazi solo di “nicchia” a vettori tradizionali che, ancorché efficienti, siano di dimensioni limitate ed operino su base “stand alone”.
La Compagnia ha accumulato un gap molto significativo nei confronti dei principali concorrenti derivante da una serie di concause (quali, tra l’altro, l’elevata frammentazione della domanda su più bacini di traffico, un posizionamento geografico del Paese decentrato rispetto alle grandi rotte internazionali, le forti carenze infrastrutturali e l’eccessiva frammentazione del sistema aeroportuale nazionale, in primis la co-presenza dei due aeroporti di Linate e di Malpensa sullo stesso bacino di traffico milanese, il mancato sostegno di un sistema ordinato di regole di settore che ha penalizzato e continua a penalizzare la Compagnia di bandiera, il complesso sistema di vincoli esterni di varia natura).
E’ necessario prendere atto dell’estrema difficoltà di recuperare il gap accumulato attraverso un nuovo tentativo di “posizionamento autonomo” della Compagnia a livello dei principali hub carrier europei, che avrebbe quale unica conseguenza quella di confermare l’attuale ruolo marginale e “regionale” della Società.

La caratterizzazione del Piano

Nel quadro di quanto sopra, le Linee Guida approvate dal Consiglio di Amministrazione caratterizzano il Piano quale “Piano di sopravvivenza/transizione”, finalizzato a perseguire condizioni di sostenibilità e continuità dell’attività aziendale nel breve-medio termine, nell’attesa di decisioni definitive in ordine al futuro assetto proprietario della Compagnia ed al conseguente assetto industriale definitivo.
Tale Piano è, dunque, caratterizzato da un’esigenza prioritaria di ridurre sensibilmente e rapidamente le perdite della Società e l’erosione dei suoi mezzi propri e contiene scelte strategiche di forte discontinuità.

Macro-obiettivi di Piano

  • Riposizionamento delle attività sull’aeroporto di Milano/Malpensa con focalizzazione su specifici segmenti di business:
    1. lancio di attività “punto-punto” con aeromobili dedicati per servire il mercato milanese su rotte non operabili da Milano/Linate;
    2. sviluppo di attività low-cost tramite Volare Web su grandi mercati leisure;
    3. sviluppo dell’attività charter sul lungo raggio tramite Air Europe;
    4. consolidamento su Milano/Malpensa dell’attività cargo, con base equipaggi e manutenzione.
  • Disponibilità a riconsiderare detto riposizionamento delle attività sull’aeroporto di Milano/Malpensa nel momento in cui venisse modificata la regolamentazione di accesso all’aeroporto di Milano/Linate, concentrando su Milano/Malpensa la gran parte del traffico aereo da/per la Lombardia e venissero ridotti i costi aeroportuali.
  • Incremento delle attività sull’aeroporto di Roma/Fiumicino per sfruttare al massimo le caratteristiche del suo mercato naturale. La concreta implementazione da parte del gestore aeroportuale di un piano di sviluppo infrastrutturale e di miglioramento gestionale dell’aeroporto, unita ad una riduzione dei costi aeroportuali, costituisce prerequisito per il citato incremento dell’attività su Roma/Fiumicino.
  • Sospensione dei voli con risultati economici fortemente negativi e senza prospettive di recupero a breve termine.
  • Recupero di efficienza e produttività delle risorse umane e della flotta.
  • Azioni di miglioramento della qualità del prodotto.
  • Riduzione del numero degli aeromobili di breve-medio raggio.
  • Limitata contrazione del numero degli aeromobili di lungo raggio a breve termine e ipotesi di crescita nel medio termine.
  • Efficientamento della struttura organizzativa attraverso la riduzione degli organici e la modifica delle regole di impiego del personale.
  • Per quanto concerne Alitalia Servizi:
    • rafforzamento della leadership operativa e manageriale di Alitalia;
    • ingresso nei diversi segmenti di business, d’intesa con Fintecna e con le organizzazioni sindacali, di qualificati partner industriali cui affidare, in posizione minoritaria, la responsabilità gestionale degli stessi segmenti di business;
    • possibile opzione di reinternalizzazione dell’attività di line maintenance.

Al termine del suddetto processo, definizione di intese con Fintecna per il mantenimento in capo ad Alitalia dell’attuale quota di azioni di Alitalia Servizi di cui è titolare.

(Alitalia)