AEROMEDIA
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Ordinati 12 Eurofighter dal Sultanato dell’Oman
The Sultanate of Oman Signs Order For 12 Eurofighter Fighters
Eurofighter EF 2000 MM7306 (IS038) del Reparto Sperimentale Volo AMI, atterra dopo una presentazione in volo al Salone di Parigi 2011. L’aereo reca anche una decorazione celebrativa per il 150° anniversario dell’unità d’Italia. (Aeromedia)
Eurofighter EF 2000 MM7306 (IS038) of the IAF Test Flight Unit, lands after a flight display at the 2011 Paris Air Show. The aircraft also wears a special decoration for the 150th Anniversary of the unification of Italy. (Aeromedia)
Il Sultanato dell’Oman ha firmato un ordine per 12 Eurofighter EF 2000. La RAFO (Royal Air Force of Oman) diventerà così la settima forza aerea ad utilizzare il caccia multiruolo europeo.
Dall’entrata in servizio nel 2004, sono stati consegnati più di 340 EF 2000 a sei nazioni: Germania, Italia, Regno Unito, Spagna, oltre ai clienti esteri Austria ed Arabia Saudita. Attualmente ci sono 20 reparti di volo che utilizzano l’Eurofighter. Essi hanno già totalizzato oltre 160.000 ore di volo. In Italia, in particolare, i Typhoon sono in servizio con il 4° Stormo (base di Grosseto), 36° Stormo (Gioia del Colle) e 37° Stormo (Trapani).
Con 719 esemplari “a contratto”, 571 dei quali ordinati, non solo il programma Eurofighter è la maggiore iniziativa industriale multinazionale in Europa nel settore militare, ma garantisce anche il lavoro di oltre 100.000 addetti distribuiti in 400 aziende. La Eurofighter Jagdflugzeug GmbH gestisce il programma per conto dei quattro partner industriali: Alenia Aermacchi, la britannica BAE Systems e Cassidian in Germania e Spagna, società che nel 2011 hanno totalizzato un fatturato complessivo di circa €123,2 miliardi.

(Ndr: L’Eurofighter è un’iniziativa fondamentale per l’industria aeronautica italiana ed in particolare per le aziende del gruppo Finmeccanica, la cui partecipazione complessiva al programma è pari al 36%, grazie alle attività svolte anche su scala internazionale nello sviluppo e nella produzione del velivolo.
Alenia Aermacchi è il leader nazionale nel programma ed è responsabile della costruzione dell’ala sinistra, della fusoliera posteriore, insieme a BAE Systems, e dell'integrazione dei sistemi d’armamento e navigazione e di quello propulsivo. Inoltre, Alenia Aermacchi è responsabile dell’assemblaggio finale di tutti i velivoli per l’Aeronautica Militare Italiana e di quelli dei clienti export dei paesi di competenza.
Alenia Aermacchi, con il suo 19%, ha un ruolo importante nel programma Eurofighter, ed ogni nuova commessa per il caccia europeo ha un impatto importante sui propri carichi di lavoro. L’ordine da parte del Sultanato dell’Oman avrà anche un effetto positivo sulle altre campagne commerciali in corso nell’area del Medio Oriente.
L’ordine è un’eccellente notizia per gli stabilimenti Alenia Aermacchi impegnati nel programma Eurofighter. In mancanza di ulteriori commesse, la costruzione di componenti terminerebbe entro il 2016/2017. All’inizio del programma, la ripartizione produttiva prevedeva 121 Eurofighter per l’Aeronautica Militare. Nel luglio 2010, durante il salone di Farnborough, l’allora ministro della Difesa Ignazio La Russa annunciò la riduzione del numero di esemplari della “tranche 3”, ovvero la cancellazione dei 25 velivoli della “tranche 3B”. La dichiarazione, cui non sembra abbia fatto seguito una ratifica parlamentare, ha così ridotto la produzione italiana a 96 velivoli. Si può verosimilmente immaginare che il risparmio ottenuto è stato convogliato sul programma F-35.
Attualmente le attività dell’Alenia Aermacchi sull’EF 2000 sono ripartite nei vari siti industriali italiani, come segue:
  • Caselle Nord - produzione ala sinistra e fusoliera posteriore, assemblaggio finale ed integrazione dei sistemi.
  • Caselle Sud - integrazione finale, aggiornamento, collaudi in volo, consegne, aeronavigabilità, funzioni amministrative ed addestramento personale manutentivo.
  • Torino/Corso Marche - ingegneria, supporto logistico, funzioni amministrative, magazzino ricambi e simulatori di volo per addestramento piloti.
  • Venegono Superiore - produzione di componenti dell'ala e del rivestimento in titanio dei motori.
  • Nola - produzione di parti strutturali dell’ala e della fusoliera.
  • Foggia - produzione di strutture in materiale composito dell'ala e della fusoliera.

La neo costituita Selex ES, società che dal gennaio 2013 raggruppa le attività europee di Finmeccanica nell’elettronica per la difesa e la sicurezza, è a sua volta coinvolta nel 60% dell'avionica e dei sistemi elettronici dell'EF 2000. Selex ES, attraverso le sue controllate in Italia e nel Regno Unito, fa anche parte di tre importanti consorzi: Euroradar, per la progettazione e la realizzazione dell’attuale radar Captor e del Captor-E, a scansione elettronica, attualmente in fase di sviluppo; EuroDASS, per la progettazione e realizzazione del sottosistema DASS (Difensive Aids Sub-System) destinato alla protezione del velivolo da minacce missilistiche a guida radar, laser o termica; EuroFirst, per il sistema passivo all’infrarosso Pirate.
Per quanto riguarda l’occupazione generata dal programma Eurofighter, l’Alenia Aermacchi impiega circa 7.200 addetti per le sole attività dirette interne ed esterne. Altri 4.800 lavoratori sono impegnati nelle attività indirette legate al programma. Vanno inoltre considerati altri 12.000 posti di lavoro nelle aziende dell’indotto che portano a 24.000 persone l’occupazione totale generata in Italia dal programma Eurofighter.)

(Da un comunicato stampa Eurofighter Jagdflugzeug GmbH, Hallbergmoos, Monaco, Germania – 21 dicembre 2012)

Sultanate of Oman signed a contract for a total of 12 Eurofighter EF 2000 swing-role/multi-role combat aircraft. The RAFO (Royal Air Force of Oman) will become the seventh Air Force to operate the European fighter.
Since entry-into-service in 2004, more than 340 EF 2000s have been delivered to six nations: the UK, Germany, Italy, Spain and export customers Austria and Saudi Arabia. There are now 20 Eurofighter Operating Units all over the world. So far they have achieved over 160,000 flying hours. In particular, the Italian Air Force Typhoons are serving with 4th Stormo (Grosseto Air Base), 36th Stormo (Gioia del Colle AB) and 37th Stormo (Trapani AB).
With 719 aircraft on contract and 571 aircraft ordered, the Eurofighter programme is the Europe’s largest military collaborative programme, securing more than 100,000 jobs in 400 companies. Eurofighter Jagdflugzeug GmbH manages the programme on behalf of the four industrial Partner Companies: Alenia Aermacchi (Italy), BAE Systems (UK), and Cassidian in Germany and Spain. In 2011 these companies had a total turnover of approx. €123.2 billion.

(Editor’s Note: the Eurofighter programme is pivotal for the Italian aviation industry, in particular for the Finmeccanica companies. Their total workshare in the development and production areas is 36%, both at national and international level.
Alenia Aermacchi is the national leader of the programme. It is responsible for the manufacture of the left wing, the rear fuselage [with BAE Systems], and for the integration of the armament, navigation and propulsion systems. Moreover, Alenia Aermacchi provides final assembly of all the Typhoons destined to the Italian Air Force and, in case, of those ordered by export countries assigned to Italy-led commercial efforts.
Alenia Aermacchi alone has a 19% share in the Eurofighter programme, so new sales of the European fighter generate significant workload in their factories. The order issued by the Sultanate of Oman will also boost other marketing campaigns in the Middle East area.
The new order was greeted by the Alenia Aermacchi industrial sites engaged in the Eurofighter programme. Lacking further sales, the manufacture of components for the aircraft will terminate within 2016/2017. At the beginning of the multi-national programme, 121 Eurofighters were envisaged for the Italian Air Force. In July 2010, at the Farnborough Air Show, the then Italian Defence Minister Ignazio La Russa announced the cut of the “tranche 3” aircraft, that is to say the cancellation of the 25 “tranche 3B” Typhoons. The Minister’s statement, apparently not formalized by the Italian Parliament, reduced “de facto” the Italian production output at 96 aircraft. The consequent savings were probably diverted to fund the F-35 programme.
At the moment, the Alenia Aermacchi EF 2000 activities generate sgnificant workload in a number of Italian plants, as follows:
  • Caselle North Plant - left wing and rear fuselage production, final assembly and system integration.
  • Caselle South Plant - final aircraft integration, upgrade, flight test, delivery, airworthiness, administrative functions and technical personnel training.
  • Turin/Corso Marche Plant - engineering, logistic support, administrative functions, spare part storage and Flight Simulators for pilot training.
  • Venegono Superiore Plant – production of wing components and titanium panels for the engine bay.
  • Nola - production of wing and fuselage metal structural parts.
  • Foggia - production of wing and fuselage carbon fiber parts.
The newly established Selex ES which - from January, 2013 - encompass all Finmeccanica electronic defence and security activities, has an overall 60% commitment in the avionics and electronic systems of the EF 2000. Selex ES, through their subsidiaries in Italy and UK, is an important member of three related industrial consortiums: Euroradar which produces the current Captor radar and is now developing the new electronic-scanning Captor-E; EuroDASS which produces the DASS (Difensive Aids Sub-System) to protect the aircraft from radar, laser or thermal seeking missiles; EuroFirst, manufacturing the Pirate infra-red passive system.
Regarding the employment generated in Italy by the Eurofighter programme, Alenia Aermacchi totals some 7,200 jobs just for the internal and external direct activities. Some 4,800 more jobs come from other indirect activities, not exclusively related to the programme. It is also to be considered that some 12,000 jobs are related to subforniture and off-load activities, raising to 24,000 the total Italian workers now depending from the Eurofighter programme.)

(From a press release by Eurofighter Jagdflugzeug GmbH, Hallbergmoos, Munich, Germany – December 21, 2012)