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Svelato l'elicottero Fiat 7005

È possibile pubblicare, probabilmente per la prima volta, un'immagine esclusiva dell'elicottero Fiat 7005. Si tratta di una anticipazione pittorica inedita di un velivolo assai innovativo, con un aspetto vagamente "automobilistico". Aerodinamicamente ben avviato, il Fiat 7005 presenta avveniristici carrelli retrattili in gondole semiannegate nella fusoliera. Nella parte posteriore della cabina, peraltro dotata di ampie sfinestrature, i due passeggeri possono anche tenere comodamente d'occhio il pannello con la strumentazione di bordo, dato che la relativa consolle è opportunamente installata "di fianco" al pilota.
Impegnativa l'interpretazione del gruppo motopropulsore. Una prima ipotesi propende per la formula con due motori (o turboalberi) che mettono rispettivamente in funzione l'elica propulsiva, forse a passo variabile, ed il rotore principale a tre pale. La seconda ipotesi, quella di un unico motore per l'elica propulsiva, ci mette al cospetto di un romantico ritorno alla formula dell'autogiro.
Dalle dimensioni invero ridotte delle prese d'aria (almeno quelle visibili nel disegno), questo/i motore/i, di tipo non specificato, non hanno grandi esigenze di raffreddamento.
A parte queste possibili soluzioni per il sostentamento (entrambe notevoli), desta veramente meraviglia il complesso caudale, formato da un timone a scatola con elementi asimmetrici, dovuto ad un coraggioso balzo in avanti nella ricerca dell'effetto anti-coppia.
L'analisi del disegno non può dirsi completa senza precisare che lo sfondo illustra gli stabilimenti Fiat di Mirafiori a Torino e, più oltre, la cerchia delle Alpi Cozie.
L'attività originale della Fiat nel campo dell'ala rotante era nota sinora soltanto per il Fiat 7002, un simpatico scatolone dei primi anni '60 che sperimentò coraggiosamente, con esiti poco esaltanti, la propulsione del rotore principale tramite getti d'aria fredda dall'estremità delle pale. Non si hanno dettagli sul modo in cui veniva fatta girare l'elichetta anti-coppia.
Ci eravamo sempre legittimamente chiesti perchè il primo ed unico elicottero Fiat conosciuto avesse il numero 7002! Dove era finito il "7001"? Adesso che il velo di immeritato oblio è stato sollevato dal Fiat 7005, par di capire che, quattro decadi orsono, l'azienda torinese intraprese seriamente lo studio preliminare di una nutrita serie di progetti.
A questo punto speriamo che, nell'interesse della storia dell'aviazione, si riesca a scoprire qualcosa di più sulla dinastia dimenticata degli elicotteri Fiat. Il misterioso Fiat 7001, l'accoppiata 7003-7004 e, chissà, i modelli dal Fiat 7006 in avanti aspettano ancora la doverosa risurrezione dalla polvere degli archivi.

L'immagine pittorica del progetto Fiat 7005 risale all'inizio degli anni '60.

(Aeromedia, ottobre 2000)