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Torino ospita il primo raduno italiano di aerei Fournier

Il 6 giugno 2013, all'aeroporto Torino/Aeritalia, si è svolto il primo raduno italiano di velivoli appartenenti alla dinastia Fournier. Alcuni sono poi volati all'aviosuperficie di Envie da dove sono ripartiti il giorno dopo verso le rispettive destinazioni. L'organizzazione è stata curata con successo dal Club Fournier International e da Eugenio Lanza di Casalanza fondatore dell'Associazione Volovelistica Alpi Graie. Al raduno hanno preso parte tredici velivoli dei modelli RF-3, RF-4, RF-4D, RF-5, RF-5B e RF-6B-100 provenienti da cinque nazioni.
René Fournier, nato a Tours il 14 aprile 1921, ha messo la propria firma su una serie di motoalianti e aerei da turismo prodotti ininterrottamente dal 1960 alla fine degli anni '90. I vari modelli di motoalianti sono stati caratterizzati dall'ala bassa a elevato allungamento e dal carrello retrattile, passando progressivamente dalla costruzione in legno e tela ai materiali compositi e infine al metallo. Il prototipo dell'RF-01 F-WJGX, con motore automobilistico Volkswagen da 27 HP, volò per la prima volta a Cannes/Mandelieu il 30 maggio 1960 pilotato da Charles Fauvel. Nel 1962 volò il primo RF-2, versione migliorata con motore Rectimo 4AR 1200 da 38,5 HP. Questo modello era assai promettente ma Fournier non aveva una fabbrica e lo stato francese ne affidò la produzione in serie alla CEA (Centre-Est Aéronautique) di Pierre Robin che però ne costruì solo due.
Dopo questa delusione, Fournier affidò il suo progetto all'Alpavia, un piccolo costruttore fondato a Gap/Tallard da Antoine d'Assche. Per facilitarne la produzione in serie. la struttura dell'RF-2 fu semplificata. Nacque così l'RF-3 di cui furono costruiti 88 esemplari entro il 1966 quando l'Alpavia chiuse i battenti. Nel 1965 fu progettato l'RF-4 con struttura rinforzata adatta al volo acrobatico. L'Alpavia riuscì a costruirne solo tre esemplari dopodiché la licenza di produzione fu trasferita alla tedesca Sportavia-Pützer che costruì 155 RF-4. Nel frattempo Fournier completò anche la progettazione del suo primo biposto designato RF-5 e la Sportavia-Pützer ne costruì oltre 200. Altri esemplari furono anche prodotti in Brasile dall'Aeronaútica del Jaén (AeroJaén) col nome RF-5 AJ-1 Serrania.
Col declino del mercato, nel 1974 il progettista decise di fondare, sul piccolo campo volo di-Nitray vicino a Tours, la propria Avions Fournier. Questa società, prima della chiusura nel 1977, produsse 45 biposto RF-6B, 44 dei quali RF-6B-100, veri aerei leggeri con motore Continental O-200-A da 100 HP. I diritti di costruzione dell'RF-6B furono poi trasferiti alla britannica Slingsby Aviation che ne sviluppò il T67 Firefly e il T3A utilizzato come addestratore dalla RAF e dall'USAF. Il successivo RF-7 acrobatico, con ala più corta, non fu certificato. Fournier tornò alla formula motoaliante con due biposto con sedili affiancati, l'RF-8 militare e l'RF-9 civile. Il processo di costruzione metallica piuttosto complesso ne limitò la produzione a 12 esemplari solo per clienti civili.
Dall'RF-9 fu sviluppato l'RF-10 in materiali compositi e impennaggi a T. I due prototipi furono sottoposti a una serie di modifiche aerodinamiche per risolvere le difficoltà di uscita dalla vite. L'Aérostructure di Marmande ne costruì appena 13 prima che la licenza fosse trasferita nel 1984 alla brasiliana Aeromot che produsse un buon numero di RF-10 col nome di AMT-100 Ximango. In seguito ne furono realizzate una mezza dozzina di versioni via via migliorate.
Com'è evidente, la parabola di René Fournier è stata veramente complessa e caratterizzata da successi e delusioni. I felici possessori dei Fournier ancora in attività sono legati dall'orgoglio di appartenenza a una pagina irripetibile della storia aeronautica. Segue l'elenco dei velivoli che hanno presso parte al raduno di Torino.

MARCHECOSTRUTTORE / TIPOPILOTAC/N - ANNO DI COTRUZIONE - NOTE
I-OMAR Fournier (AeroJaén) RF-5 AJ-1 Serrania Enrico Mazza c/n E-003 (1992) motore 68 HP Limbach SL 1700 E Comet
D-KOHO Fournier (Sportavia-Pützer) RF-4D Sylvain Gyelen c/n 4079 (1966)
D-KAAL Fournier (Sportavia-Pützer) RF-5B Sperber Claus Maier c/n 51075 (1989)
F-CAHM Fournier (Aérostructure) RF-9 Michel Leblanc c/n 3 (1980), base Chavenay-Villepreux (regione di Parigi)
F-GADE Fournier (Avions Fournier) RF-6B-100 Jean Paul & Marie Claire Lauvergnat c/n 6 (1976), base Montelucon Damerat (Arvernia)
HB-2005 Fournier (Alpavia) RF-3 Jean-Louis Brodard, Losanna c/n 28 (1964), ex F-BMDI fino al 4/69, I-RYMO dal luglio 2019
F-BORI Fournier (Sportavia-Pützer) RF-4D Philippe Dufay c/n 4017 (1967), base Saverne-Steinbourg (Alsazia)
I-RFOS Fournier (Sportavia-Pützer) RF-5 Alberto Sobrero e Renato Potieri c/n 5027 (1969), ex OH-385
G-AZRM Fournier (Sportavia-Pützer) RF-5 Michael James Millar c/n 511 (1972)
F-CNTT Fournier (Alpavia) RF-3 Jean Marc Czyzewski c/n 86 (2013), base Chateaux-Arnoux/St-Auban (Provenza)
I-TBTA Fournier (Alpavia) RF-3 Roberto Parola c/n 20 (1964), ex F-BLXF fino al luglio 2007
I-TORR Fournier (Sportavia-Pützer) RF-5 Paolo Giovanni Cappellini, Cremona c/n 5026 (1969)
I-BPLQ Fournier (Sportavia-Pützer) RF-4D Eugenio Lanza di Casalanza (AVAG) c/n 4136 (1970), ex F-BPLQ

Nella foto: Schieramento di velivoli partecipanti al primo raduno italiano Fournier a Torino/Aeritalia e lo stemma del Club Fournier International. (Aeromedia)

(Aeromedia, giugno 2013)