Durante gli anni '50, oltre alle tradizionali industrie elicotteristiche come Agusta, Bell, Hiller, Kaman, Sikorsky, Sud Aviation, MIL e Westland, si erano inserite nel promettente settore dell'ala rotante ditte motoristiche come la Curtiss-Wright, costruttori di aeroplani come Bristol, Cessna, Fairchild, FIAT, McDonnell e Short oltre alla Goodyear che produceva dirigibili. In più si affacciavano sul mercato delle ricche commesse militari una pletora di nuove e volonterose new entries destinate ben resto a finire nel dimenticatoio. Un doveroso omaggio finale va ai coraggiosi piloti collaudatori che rischiarono l'osso del collo su così tanti marchingegni dalle dubbie qualità di volo. (scarica il libro)
(Aeromedia, giugno 2020)