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Sessantesimo anniversario del libro Helicopters ABC 1960

Alla fine degli anni '60 il capo redattore di Aeromedia, quando usciva da scuola, ogni tanto andava in corso Siccardi dove c'erano le bancarelle dei libri usati. Tra i vari acquisti brillò un libretto intitolato Helicopters ABC pubblicato da Ian Allan nel 1960 e redatto nientemeno che da John W. R. Taylor. Era il tipico e meticoloso reference book fedele alla tradizione editoriale britannica.
Nelle 63 pagine si susseguono non solo le schede illustrate di tutti gli elicotteri convenzionali ma anche quelle di una serie di mezzi aerei ad ala rotante di ogni tipologia. Automobili, motociclette e barche volanti, aerei da turismo trasformati in elicotteri, dischi volanti, scatoloni idroscivolanti, velivoli tilt-rotor e fan-duct, rotori spalleggiabili, birotori intersecanti o mezzi a rotori coassiali lanciasiluri, grossi cilindri VTOL, convertiplani ad ala mobile, convertiplani a reazione che si trasformavano in aerei d'attacco e così via. Nell'introduzione l'autore tentò di inserirli in qualche modo all'interno di cinque precise categorie di aeromobili.
Durante gli anni '50, oltre alle tradizionali industrie elicotteristiche come Agusta, Bell, Hiller, Kaman, Sikorsky, Sud Aviation, MIL e Westland, si erano inserite nel promettente settore dell'ala rotante ditte motoristiche come la Curtiss-Wright, costruttori di aeroplani come Bristol, Cessna, Fairchild, FIAT, McDonnell e Short oltre alla Goodyear che produceva dirigibili. In più si affacciavano sul mercato delle ricche commesse militari una pletora di nuove e volonterose new entries destinate ben resto a finire nel dimenticatoio. Un doveroso omaggio finale va ai coraggiosi piloti collaudatori che rischiarono l'osso del collo su così tanti marchingegni dalle dubbie qualità di volo. (scarica il libro)

(Aeromedia, giugno 2020)