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L'osservatorio spaziale Integral messo in orbita da un Proton

L'ESA - Agenzia Spaziale Europea - ha messo in orbita un nuovo osservatorio spaziale, denominato Integral, destinato a rivoluzionare la branca dell'astrofisica che studia i violenti fenomeni ad alta energia che si verificano nell'universo. Il lancio del nuovo satellite avviene esattamente a vent'anni dalla conclusione della missione Cos-B, sempre condotta dall'ESA, che permise di elaborate una prima mappa delle emissioni di raggi gamma ad alta energia nell'intera volta celeste.
Nell'ambito della stretta collaborazione dell'ESA con la Russia, per mettere in orbita l'osservatorio Integral (INTErnational Gamma-Ray Astrophysics Laboratory) è stato scelto un vettore russo Proton. Il razzo si è sollevato dal cosmodromo di Baikonur in Kazakhistan il 17 ottobre 2002 alle 10,41 (06,41 CEST). Dopo l'accensione dello stadio superiore, esso ha inserito Integral in un orbita ellittica di 72 ore, con un perigeo di soli 10.000 chilometri ed un apogeo di 153.000, cioè quasi la metà della distanza tra la Terra e la Luna.
Sotto il controllo dell'ESOC, il centro operativo di missione dell'ESA con sede a Darmstadt in Germania, il satellite sarà ora sottoposto ad un periodo di prova di due mesi. In questo periodo saranno verificati sia il corretto funzionamento delle strumentazioni di bordo che la qualità dei dati raccolti dalle apparecchiature di osservazione. Integral è stato sviluppato in Italia, dalla Alenia Spazio, con il contributo di oltre trenta aziende europee. Il satellite, che pesa 4 tonnellate ed è alto 5 metri, dispone di due strumenti principali: lo spettrometro SPI ed il sofisticato generatore di immagini IBIS. (altre informazioni in inglese)

Nella foto: Il razzo a 4 stadi Proton K/Block DM con a bordo Integral si solleva dal cosmodromo di Baikonur, il 17 ottobre 2002. (ESA)

(Aeromedia, ottobre 2002)