L’ambizione europea di disporre di un veicolo spaziale in grado di rientrare in modo autonomo da orbite basse è una pietra angolare per tutta una serie di applicazioni spaziali che comprendono lo sviluppo di aerei spaziali e di vettori di nuova generazione, trasporto di materiali ed equipaggi, esplorazione planetaria, recupero di campioni e manutenzione robotizzata di infrastrutture in orbita.
Il Progetto IXV (Intermediate eXperimental Vehicle), finanziato dall’ESA - Agenzia Spaziale Europea, mira al consolidamento ed allo sviluppo delle principali tecnologie abilitanti al rientro dall’atmosfera di veicoli spaziali di futura generazione, concentrandosi sulla progettazione aerotermo dinamica, sullo sviluppo di materiali e strutture resistenti ad alte temperature e sui sistemi di guida, navigazione e controllo.
Per il raggiungimento della prima parte di tale obiettivo - incluso negli obiettivi a breve termine dell’ESA - è in fase di realizzazione un veicolo sperimentale il cui lancio è attualmente previsto nel 2014. Sarà utilizzato il vettore italiano Vega che partirà dalla base spaziale europea di Kourou, nella Guiana Francese. Il “lifting body” IXV, dal peso di due tonnellate, raggiungerà un’altezza di circa 450 km, che consentirà una velocità di rientro nell’atmosfera di 7,5 km/s, come se tornasse sulla Terra dopo una missione in orbita bassa. In tal modo saranno collaudate tecnologie critiche di rientro come i nuovi materiali ceramici e la protezione termica ablativa. Saranno anche raccolti dati durante il volo ipersonico e supersonico, quando la traiettoria dello spazio plano sarà controllata da razzi di manovra e superfici aerodinamiche. La parte finale della discesa sarà rallentata da un paracadute e si concluderà in in punto prefissato dell’oceano Pacifico.
Thales Alenia Space Italia è capocommessa del team industriale del programma IXV, che comprende quasi tutti i paesi membri dell’ESA. Il CIRA (Centro Italiano Ricerche Aerospaziali) partecipa al progetto per i test di qualifica dei sottosistemi di discesa e recupero (Drop Test) e dei sistemi di protezione termica (TPS Test), oltre a fornire assistenza tecnica all’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) ed all’ESA. (fonte ESA/CIRA)
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Europe’s ambition for a spacecraft to return autonomously from low orbit is a cornerstone for a wide range of space applications, including next-generation space planes and launchers, crew and cargo transportation, planetary exploration, sample-return missions and robotic servicing of space infrastructures.
The IXV (Intermediate eXperimental Vehicle) Project, financed by the European Space Agency, is aimed to the definition and developent of some important technologies related to the atmospheric reentry of next generation spacecraft. These technologies include Aerothermodynamics, Thermal Protection-Hot Structures and Guidance Navigation and Control (GNC) systems.
To attain the first phase of this project - to be pursued within ESA’s short-term undertakings – the construction of an experimental vehicle is under way. Its launch from Europe’s Spaceport in Kourou, French Guiana, is now planned in 2014 by using the Italian Vega launcher. The 2 ton IXV lifting body will attain an altitude of around 450 km, allowing it to reach a velocity of 7.5 km/s on reentering the atmosphere, as if coming back to Earth from a low-orbit mission. This will allow to test and qualify new European critical reentry technologies such as advanced ceramic and ablative thermal protection. A large amount of data will be also collected during its hypersonic and supersonic flight, while the tajectory of the space plane will be controlled by thrusters and aerodynamic flaps. The last phase of the descent will be slowed down by parachute, before final splash down in a prefixed point of the Pacific Ocean.
Thales Alenia Space Italia is Prime Contractor of the IXV industrial team, which includes almost all the ESA member countries. The CIRA (Centro Italiano Ricerche Aerospaziali) of Italy is taking part in the project in three areas: qualification tests of the descent and recovery subsystems (DROP TEST) and of the thermal protection materials (TPS TEST), as well as technical assistance to (the Italian Space Agency) and ESA. (source ESA/CIRA)
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