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IXV (Intermediate eXperimental Vehicle) “made in Turin”: verso il mini-shuttle del futuro
IXV (Intermediate eXperimental Vehicle) “made in Turin”: towards a future mini-shuttle
Immagine computergrafica dell’IXV (Intermediate eXperimental Vehicle) in fase di rientro nell’atmosfera, con i flap in azione. L’IXV è stato progettato, sviluppato ed integrato dalla Thales Alenia Space di Torino, per conto dell’European Space Agency. (ESA)
Computer rendering of the IXV (Intermediate eXperimental Vehicle) during the re-entry phase with rear flaps in action. The IXV has been designed, developed and integrated by Thales Alenia Space in Turin, on behalf of the European Space Agency. (ESA)
IXV (Intermediate eXperimental Vehicle), il dimostratore di rientro atmosferico dell’Agenzia Spaziale Europea, ha terminato la fase di sviluppo e sta completando le attività di integrazione nella “clean room” dello stabilimento Thales Alenia Space di Torino.
Il veicolo sarà consegnato all’ESA a maggio ed inviato al centro ESTEC (European Space Research and Technology Centre) di Noordwijk, nei Paesi Bassi, dove sarà sottoposto alla campagna di test finale prima di essere inviato per il lancio a Kourou, presso il Centro Spaziale della Guyana (CSG - Centre Spatial Guyanais).
L’IXV, che è privo di un sistema propulsivo autonomo, è caratterizzato da un’elevata aerodinamicità grazie alla forma portante della fusoliera che consente un certo grado di manovrabilità. E’ dotato di uno scudo termico per resistere alle elevatissime temperature che si sviluppano durante la fase di rientro in atmosfera. È inoltre equipaggiato con un sistema di guida, navigazione e controllo ad alte prestazioni che, nella fase finale di rientro, utilizza superfici aerodinamiche controllate automaticamente. Principali dimensioni dell’IXV: lunghezza 5 m, larghezza massima 2,2 m, altezza massima 1,5 m; massa di circa 2 tonnellate.
Nel giugno dello scorso anno è stato effettuato il “System Drop Test” (una prova completa di ammaraggio) al largo della costa della Sardegna, presso il Poligono Interforze di Salto di Quirra. Un simulacro a grandezza naturale dell’IXV è stato sganciato da un elicottero Chinook - a circa 5.000 metri di quota - per collaudare, tra l’altro, la funzionalità del paracadute supersonico e dei quattro galleggianti sferici. Il test ha validato il progetto e le operazioni relative al sistema di Descent & Recovery, una parte essenziale dell’unica missione di IXV.
Thales Alenia Space Italia è responsabile del progetto, dello sviluppo e dell’integrazione dell’ IXV ed è a capo di un consorzio formato da molte importanti industrie europee, centri di ricerca e università. Il ruolo di primo piano detenuto dall’Italia è stato fortemente supportato dall’Agenzia Spaziale Italiana, che inoltre fornisce assistenza tecnica al progetto e contribuisce sia al segmento di terra, con i servizi della base di Malindi, sia al controllo della missione, con i propri equipaggiamenti messi a disposizione del Centro Controllo Missione sviluppato ed operato a Torino da ALTEC (Italian Advanced Logistics Technology Engineering Center), che sarà il cuore dell’intera missione.
Il lancio dell’IXV da Kourou, con un vettore europeo Avio Vega, è previsto per ottobre 2014. La separazione dal vettore avverrà a 320 km di quota. A quel punto l’IXV proseguirà l’ascesa fino a raggiungere la quota di 412 km per poi iniziare la fase balistica e quella di rientro in cui verranno acquisiti i dati sperimentali tramite la strumentazione sia convenzionale che avanzata con cui il veicolo è equipaggiato. La velocità di ingresso nell’atmosfera sarà di circa 7,7 km/sec, a 120 km di quota, e quindi tipica di un rientro da un orbita bassa come quella della Stazione Spaziale Internazionale. La missione - dalla durata complessiva di circa 1 ora e 40 minuti – terminerà con la fase di discesa con il paracadute e l’ammaraggio nell’oceano Pacifico. Il veicolo verrà quindi recuperato da una nave italiana appositamente attrezzata.
Le conoscenze acquisite tramite la sperimentazione con l’IXV costituiranno un passo fondamentale verso la messa a punto delle future applicazioni nel campo del trasporto spaziale e dell’esplorazione del sistema solare. E’ ormai ufficiale l’approvazione di una fase di studio per il successore di IXV, un veicolo pre-operativo denominato PRIDE (Programme for Reusable In-orbit Demonstrator in Europe). Il PRIDE, più grande dell’IXV, sarà un mini-shuttle automatico in grado di essere recuperato e potenzialmente riutilizzabile in missioni successive. Sarà dotato di un corpo alato ed unirà le specificità di un sistema spaziale atto a sperimentazioni scientifiche in orbita bassa alla manovrabilità tipica di un veicolo alato, anche fuori atmosfera, fino al suo atterraggio automatico su una pista appositamente attrezzata.
“La progettazione e costruzione del dimostratore tecnologico IXV - ha affermato Luigi Maria Quaglino, Direttore della Divisione Esplorazione e Scienza - pone Thales Alenia Space come industria di riferimento a livello europeo nell’ambito dei veicoli spaziali da trasporto e rientro. Getta inoltre le basi per ulteriori sviluppi verso futuri sistemi con piena capacità operativa”.

(Da un comunicato stampa Thales Alenia Space, Torino - 21 marzo 2014)

IXV (Intermediate eXperimental Vehicle) the European Space Agency’s atmospheric re-entry demonstrator has concluded the development phase and is completing the integration activities in the clean room of the Thales Alenia Space’s Turin plant.
Next May, upon completion of the last activities to be carried out in Turin, the vehicle will be shipped to ESA’s ESTEC (European Space Research and Technology Centre) in Noordwijk, the Netherlands, where it will undergo the final test campaign before being moved to Kourou for the launch, at the Guiana Space Center (CSG - Centre Spatial Guyanais).
The IXV spacecraft has no propulsion system but high aerodynamic properties due to the shape of its fuselage, allowing lift and maneuverability. It is equipped with a heat shield to withstand high temperatures during re-entry into the atmosphere. Finally, it has a sophisticated guidance, navigation and control system that uses automatically controlled aerodynamic surfaces during the atmospheric re-entry phase. IXV main dimensions: length 5 m, max width 2.2 m, max height 1.5 m; mass about 2 tons.
The System Drop Test (a complete splashdown test) was carried out in June of last year off the coast of Sardinia, at the Salto di Quirra Interforce Firing Range. A full-scale mock-up of the IXV has been dropped from a Chinook helicopter - at an altitude of some 5,000 m - to test items such as the supersonic parachute and the inflatable buoyancy balloons. The test validated the design and operations relative to the Descent & Recovery system, an essential part of the IXV system.
Thales Alenia Space is in charge of the design, development and integration of the IXV spacecraft and heads a consortium formed by many European companies, research centers and universities. The project was strongly supported by the Italian Space Agency, confirming that re-entry systems are of top priority in space development in Italy. The development of the ground segment is moving forward at the same time. The Mission Control Center, developed and operated by ALTEC (the Italian Advanced Logistics Technology Engineering Center) in Turin, will be the heart of the entire mission.
The launch of the IXV from Kourou, with an European launch vehicle Avio Vega, is planned for October 2014. The separation from the rocket will occur at an altitude of 320 km. The spacecraft will continue its ascent until reaching an altitude of 412 km. Then, during the following ballistic and re-entry phases, experimental data will be acquired through both the conventional and advanced instrumentation on board the vehicle. The speed of entry into the atmosphere will be approximately 7.7 km/sec, at an altitude of 120 km, and thus typical of re-entry from low orbit (i.e. that of the International Space Station). The one shot mission, which will last approximately 1 hour and 40 minutes, will end, after the parachute descent phase, with the splash-down in the Pacific Ocean, where the vehicle will be secured by a specially equipped Italian recovery ship.
The knowledge acquired through the IXV experimentation will be an essential building block for the development of future applications in the space transportation and Solar System exploration fields. The approval of a study phase for IXV’s successor, a pre-operational vehicle called PRIDE (Programme for Reusable In-Orbit Demonstrator in Europe), is by now official. The new vehicle is a sort of automatic mini-shuttle that can be recovered, together with its payload, and potentially reused in subsequent missions. The evolution of IXV will have a larger and winged body and will combine the peculiarities of a space system designed for scientific experiments in low earth orbit with the characteristics needed to make a winged vehicle guidable even outside the atmosphere until its automatic landing on a conventional assisted runway.
“The design and construction of the IXV technological demonstrator – stated Luigi Maria Quaglino, SVP Domain Exploration and Science – establishes Thales Alenia Space as reference industry, at European level, with regard to the transport and re-entry vehicles. It also lays the foundations for continuing with further developments towards next generation systems with full operational capabilities.”

(From a press release by Thales Alenia Space, Rome, Italy – March 21, 2014)