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Consegnato il primo aerorifornitore KC-767A dell’Aeronautica Militare

Un comunicato stampa dell’Aeronautica Militare ha informato che, il 27 gennaio 2011, è stato consegnato il primo Boeing KC-767A tanker/transport destinato all’AMI. Il velivolo, che è entrato in linea con l’8° Gruppo del 14° Stormo, era stato ritirato presso gli stabilimenti Boeing di Wichita, nel Kansas.
Un’apposita cerimonia di consegna si è svolta presso la base di Pratica di Mare, con la partecipazione, tra gli altri, del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Giuseppe Bernardis, e del presidente della Boeing Italia, ambasciatore Rinaldo Petrignani.
Si tratta del quarto esemplare prodotto dei quattro ordinati nel 2002, le cui consegne erano originariamente previste tra il 2005 ed il 2008 per sostituire i venerandi Boeing 707 T/T dell’AMI. L’accordo prevedeva una promettente compensazione industriale per l’Italia, con la modifica dei velivoli in configurazione cisterne volanti negli stabilimenti Aeronavali di Napoli e Venezia.
Invero peculiare la storia del KC-767 Tanker Transport, com’era denominato all’inizio del programma. Nel 2008 fu sconfitto dall’Airbus A 330 MRTT (offerto dalla Northrop Grumman), nella gara per sostituire gli attuali KC-135 dell’USAF. Poi l’amministrazione Obama annullò la scelta e, con una capriola che farà epoca, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha recentemene ordinato l’aereo che aveva scartato tre anni prima. La vicenda ricorda alcuni aspetti della saga dell’elicottero presidenziale AgustaWestland VH-71.
Il KC-767A appena consegnato all’AMI non è lo stesso esemplare presentato in mostra statica al salone di Parigi del 2005. Tornato in USA, quell’aereo ha ripreso un periodo straordinariamente lungo per la messa a punto. Nel frattempo, ritirato dal servizio l’ultimo Boeing 707 T/T, nel 2009 l’Aeronautica Militare ha ricevuto dalla Boeing un ex B.767 della TWA, per cominciare a famigliarizzare gli equipaggi con il nuovo mezzo, almeno per gli aspetti di handling e navigazione.
Sconfortante il confronto tra il fulmineo sviluppo del KC-135, negli anni ’50 del secolo scorso, partendo dal leggendario prototipo del Boeing 707, rispetto ai tempi occorsi per convertire il B.767 passeggeri in aerorifornitore.
Il KC-767A dell'Aeronautica Militare, derivato dal Boeing 767-200 Extended Range è spinto da due turbofan General Electric CF6-80C2, è equipaggiato con asta di rifornimento in coda (flying-boom), due pod alari per rifornimento con sistema hose-and-drogue ed un terzo punto hose-and-drogue ventrale (nella carenatura alla radice della sonda posteriore), di aspetto diverso dall’esemplare presentato nel 2005 a Le Bourget. Le operazioni di aerorifornimento Air to Air Refueling (AAR) possono essere gestite da un unico operatore, tramite la console remota del sistema RARO II (Remote Aerial Refuelling Operator II). L’aereo è anche dotato di un ricettacolo per rifornirsi in volo (Universal Aerial Refuelling Receptacle Slipway Installation), posizionato sul dorso della fusoliera, all’altezza della cabina di pilotaggio.
Per le missioni di trasporto, l’ampia cabina può essere configurata sia per passeggeri che merci, oppure combinazioni miste. Anche il secondo KC-767A per l’AMI, la cui consegna è preannunciata per i prossimi mesi, è in fase di collaudo negli Stati Uniti.

Nella foto: Boeing KC-767A 14-04/MM62229 dell’Aeronautica Militare effettua un passaggio basso sull’aeroporto Torino/Caselle (2011). (Aeromedia)

(Aeromedia, febbraio 2011)