AEROMEDIA
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LE FOTOGRAFIE / IMAGES

Secondo prototipo dell’Aerfer Sagittario 2 MM561 presso la sede originale di Torino del Museo Storico dell’Aeronautica Militare (1972). Dopo le celebrazioni per il centenario dell’unità d’Italia, tenutesi a Torino, si trattava di riutilizzare gli edifici realizzati per l’esposizione “Italia 61”. Alcuni furono subito smantellati, altri andarono semplicemente in rovina. Il bellissimo palazzo a Vela, progettato dall'ingegner Franco Levi e dagli architetti Annibale e Giorgio Rigotti, fu offero all’Aeronautica Militare per ospitare i propri cimeli storici. Effettivamente, negli anni successivi, un buon numero di velivoli d’epoca confluirono a Torino, ma il Museo Storico non fu mai aperto. L’imponente edificio in cemento – di proprietà del Comune di Torino - risultava difficilissimo da gestire: troppo caldo d’estate e senza riscaldamento d’inverno, polvere ovunque, spazi infiniti da pulire, mentre si manifestavano le prime perdite dallo smisurato soffitto. Ne scaturì una lunga controversia tra l’Arma e l’amministrazione comunale, per ripartire i costi di conduzione e manutenzione della struttura. Un problema che avrebbe potuto essere risolto con un po’ più di reciproca buona volontà. Infine lo Stato Maggiore decise di spostare tutto vicino a Roma e, il 24 maggio 1977, a Vigna di Valle fu inaugurato il Museo Storico dell’AMI. Dalla polvere di Torino, all’umido del lago di Bracciano! Se non altro, il mai nato museo di Torino ebbe il merito di far riunire - al coperto per qualche anno – molti degli aerei storici italiani fino ad allora sparsi in diverse sedi. L’Aerfer Sagittario 2, progettato dall’ingegner Sergio Stefanutti della S.A.I. Ambrosini di Passignano sul Trasimeno, fu un caccia leggero sperimentale a reazione, di costruzione metallica, con presa d’aria frontale, ala ed impennaggi a freccia, abitacolo pressurizzato, seggiolino eiettabile ed armato con due cannoncini. La costruzione dei due prototipi del Sagittario 2, spinti da un turbogetto Rolls-Royce Derwent 9 da 16,2 kN (1.650 kg), fu affidata alla ditta statale IMAM – Industrie Meccaniche e Aeronautiche Meridionali di Napoli, poi denominata Aerfer. Il primo prototipo (MM560) volò per la prima volta a Pratica di Mare il 19 maggio 1955. Ricostruito dopo un incidente, il 4 dicembre 1956, il Sagittario 2 toccò la velocità limite di Mach 1,1, pilotato dal Ten. Col. Giovanni Franchini del Reparto Sperimentale Volo dell’AMI. Il programma, che aveva portato al successivo sviluppo dell’Ariete e che puntava al definitivo Leone, venne abbandonato nel 1958, in favore del FIAT G.91. Dimensioni principali: apertura alare 7,50 m; lunghezza 9,50 m e superficie alare 14,62 m3. Peso a vuoto 2.300 kg e peso massimo al decollo 3.300 kg. Prestazioni: velocità massima 562 nodi (1.040 km/h); salita alla quota di tangenza di 40.000 piedi (12.000 m) in 10 minuti; raggio d’azione di 420 miglia nautiche (780 km). (Aeromedia)
Second prototype of the Aerfer Sagittario 2 MM561 at the former Turin seat of the Italian Air Force Museum (1972). At the end of the celebrations for the 100th anniversary of the unification of Italy, mainly held in Turin through the “Italia 61” International Exhibition, some huge empty buildings were ready for other uses. The outstanding concrete-built “Palazzo a Vela” (Sail Palace) – designed by Franco Levi, Annibale and Giorgio Rigotti - was considered suitable to host the long-awaited Italian Air Force Museum. Historic aircraft soon began to arrive from all over Italy, but unfortunately practical and economic matters prevented the inauguration of the new institution. As a result, the IAF decided to move all the aircraft to Vigna di Valle, near Rome, where the Museum was inaugurated, on May 24, 1977. The Aerfer Sagittario 2, designed by Sergio Stefanutti of the S.A.I. Ambrosini company in Passignano sul Trasimeno, was a metal, light-weight fighter with a nose air-intake, swept wing and tail unit, pressurized cockpit, equipped with an ejection seat and armed with two cannons. Two prototypes of the Sagittario 2 were manufactured by the state-owned IMAM – “Industrie Meccaniche e Aeronautiche Meridionali” of Naples, later renamed Aerfer. They were powered by a single 16.2 kN (1.650 kg 3,638 lb) Rolls-Royce Derwent 9 turbojet. The first Sagittario 2 (MM560) made its maiden flight at Pratica di Mare air base on May 19, 1955. Later, the aircraft suffered a heavy landing but was swiftly repaired. On December 4, 1956, piloted by Giovanni Franchini of the Italian Air Force’s Flight Test Unit, it achieved a top speed of Mach 1.1. Further development of the Aerfer Sagittario/Ariete/Leone programmes was abandoned in 1958, in favour of the FIAT G.91. Main dimensions of Sagittario 2: wing span 7.50 m (24 ft 7 in); length overall 9.50 m (31 ft 2 in) and wing area 14.62 sq m (157.37 sq ft). Weight: empty 2,300 kg (5,071 lb) and maximum take-off 3,300 kg (7,275 lb). Performance: maximum speed 562 knots (1,040 km/h or 646 mph); climb to 40,000 ft (12,000 m) 10 minutes; range 420 nautical miles (780 km or 485 miles). (Aeromedia)


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