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Malev ritira dal servizio i Tupolev Tu-154

A fine marzo, la compagnia nazionale ungherese Malev ha ritirato dal servizio i propri cinque Tupolev Tu-154, ultimi velivoli di costruzione "sovietica" ancora in linea. La Malev, a partire dal 1972, ha utilizzato un totale di 18 esemplari del trireattore, denominato "Careless" (il trascurato) nell'irriverente codice NATO assegnato agli aerei nemici. Tre anni fa erano già stati radiati gli ultimi esemplari in linea del bireattore Tupolev Tu-134. Tra gli ex paesi europei del blocco orientale, dopo la Polonia con la LOT e la Repubblica Ceka con la CSA, anche l'Ungheria ha adesso un vettore nazionale che utilizza esclusivamente velivoli passeggeri "occidentali".
Dopo la conclusione del secondo conflitto mondiale e per oltre quarant'anni, tutti gli stati d'oltre cortina si affidarono, per il materiale di volo dei propri vettori nazionali, quasi esclusivamente all'industria dell'URSS. In realtà la scelta fu obbligata ma ciò non toglie che, per certi versi, gli aerei di linea dell'est si dimostrarono all'altezza del compito.
Dopo la svolta dell'89 (e l'immediata scomparsa dell'Interflug, ex DDR), i vincoli commerciali cui erano soggetti i vari stati dell'Europa orientale, in questo come in altri campi, vennero meno. Tuttavia vari fattori, sia politici che economici, resero meno rapida del previsto la sostituzione di materiale di volo obsolescente o comunque non in grado di competere con la concorrenza delle compagnie "occidentali". Parecchi aerei erano ancora da pagare, le parti di ricambio erano ancora disponibili in quantità. Inoltre, per usare un Boeing od un Airbus, il personale di volo e di terra avrebbe anche dovuto riqualificarsi su tecnologie, procedure e modalità operative tipiche dell'industria aeronautica dell'ovest, assai diverse da quelle fatte proprie per decenni.
La transizione avvenne dunque per gradi, introducendo quasi subito in servizio velivoli occidentali relativamente semplici come gli ATR e continuando ad utilizzare i vari Tupolev ed Ilyushin per il medio/corto raggio.
Con la radiazione dei cinque Tu-154B-2, offerti peraltro sul mercato dell'usato, anche la Malev ha ora completato il rinnovamento della propria linea di volo. Il vettore magiaro, che ora dispone di una flotta formata da tre Boeing B.767, tredici Boeing B.737 di varie versioni e sei Fokker 70, procederà anche alla ristrutturazione della propria rete di collegamenti.

Nella foto: Tupolev Tu-154B-2 HA-LCV della Malev, ex Aeroflot CCCP-85544, ritirato dal servizio nel marzo 2000 (foto Aeromedia)

(Aeromedia, giugno 2001)