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Vola il primo Tornado "Basic IT Full MLU" dell'Aeronautica Militare
A fine luglio ha volato per la prima volta, all'aeroporto di Torino/Caselle, il primo Tornado dell'AMI aggiornato dall'Alenia Aeronautica alla configurazione Basic IT Full MLU (Mid Life Upgrade). Il relativo contratto RET 7 (Retro Enabling Task 7), tra AMI ed Alenia Aeronautica, prevede l'aggiornamento di altri 14 esemplari versione IDS (tre dei quali trainer). Essi saranno consegnati, con cadenza di uno ogni 45 giorni, entro la prima metà del 2012.
Questo programma di retrofit prevede l'introduzione della capacità di operare con Night Vision Goggles (NVG), l'installazione di nuovi display digitali e di nuovi sistemi Flight Data Recorder, Emergency Locator Transmitter, Multi Mode Receiver e Multifunctional Information Distribution System.
Il primo Tornado così configurato - line number IS086 (MM7087) - è in discreto anticipo rispetto ai tempi previsti per le modifiche, i collaudi ed il processo di accettazione da parte del cliente. Il suo primo volo, con ai comandi i piloti collaudatori Enrico Scarabotto e Marcello Battaglia, è durato poco meno di un'ora e non ha presentato inconvenienti di sorta.
Il contratto RET 7 fa parte di un più ampio programma MLU che manterrà aggiornata fino al 2025, dal punto di vista operativo, la flotta dei Tornado dell'Aeronautica Militare. I quindici esemplari coinvolti rappresentano la seconda tranche di Tornado ad essere retrofittati. Nel 2006 si era concluso il primo programma di retrofit - designato "IT MLU First Upgrade” (contratto RET 6) - con l'introduzione di nuovi sistemi di comunicazione, navigazione ed armamento su una prima tranche di 18 Tornado IDS. E’ poi prevista un'ulteriore attività di ammodernamento - denominata "IT Full MLU" - sulla terza ed ultima tranche di 25 velivoli IDS ed ECR.
Il poderoso Tornado nacque col nome di MRCA (Multi-Role Combat Aircraft) nell'ambito del primo grande programma congiunto, in ambito aeronautico, tra tre nazioni europee (Germania, Italia e Regno Unito). Nel 1969 fu costituito, come capocommessa industriale, il consorzio multinazionale Panavia formato dalla tedesca MBB (42.5%), da British Aircraft Corporation (42.5%) e dall'allora Aeritalia (15%), con sede a Monaco di Baviera. Il primo prototipo del PA 200 volò per la prima volta a Manching, in Germania, il 14 agosto 1974. Fu seguito da altri otto prototipi e da sei esemplari di preserie, assemblati ed impiegati nella fase di sviluppo dalle tre società partner.
La produzione di serie del Panavia PA 200 Tornado si incentrò su tre versioni principali: IDS (interdiction/strike), ECR (IDS modificati per missioni Electronic Combat and Reconnaisance) ed ADV (Air Defence Variant). Gli IDS e gli ADV furono prodotti sia come monocomando (S "Strike") che doppio comando (T "Trainer"). Le consegne ai reparti operativi della RAF iniziarono il 6 gennaio 1982, della Marina Tedesca il 2 luglio e dell'Aeronautica Militare il 27 agosto dello stesso anno.
La Repubblica Federale Tedesca ordinò 359 velivoli IDS, compresi 4 preserie riconfigurati, così ripartiti: Luftwaffe - 157 strike (S), 35 modificati in ECR e 55 doppio comando; Marineflieger - 112 strike di cui 12 doppio comando. Il Regno Unito commissionò per la Royal Air Force un totale di 229 IDS (compresi 51 trainer ed un ex esemplare di preserie) e 197 ADV (52 dei quali doppio comando). L'Italia ordinò un totale di 99 esemplari di serie: 87 Tornado IDS strike (16 dei quali modificati successivamente in ECR) e 12 trainer. Nel 1993 l'AMI siglò un contratto con la RAF per il noleggio di 24 Tornado ADV (F. Mk 3), compresi quattro esemplari a doppio comando. Essi entrarono in linea con il 12° Gruppo del 36° Stormo (Gioia del Colle) e con il 21° Gruppo del 53° Stormo (Cameri), come soluzione ad interim in attesa dell'Eurofighter. L'unico cliente export fu l'Arabia Saudita che commissionò 96 Tornado IDS ( 72 strike e 24 trainer) e 24 ADV (18 S e 6 T).
La produzione del Tornado si concluse nel settembre 1988 a quota 992 velivoli, compresi i prototipi. Nell'ottobre 1986, l'Aeritalia consegnò la millesima ed ultima coppia di semiali a geometria variabile, comprese le unità di scorta.
(NdR: l’Aeritalia assemblò due prototipi del Tornado. Il primo (P.05 o P05), immatricolato X-586 (poi MM586), volò per la prima volta a Torino/Caselle il 5 dicembre 1975 pilotato dall’allora Capo Pilota Collaudatore della ditta Comandante Pietro Paolo Trevisan. Il 23 gennaio 1976, al termine di un volo di collaudo, il velivolo atterrò senza carrelli, a causa di un malfunzionamento. Trevisan ne uscì indenne, non così il Tornado che fu sottoposto ad una lunga opera di ricostruzione. Il secondo prototipo (P.09 o P09), matricola X-587 (poi MM587), volò per la prima volta il 5 febbraio 1977, pilotato da Trevisan e Manlio Quarantelli. Attualmente è conservato presso la base aerea di Cameri, per utilizzi espositivi. Il 26 marzo 1979 effettuò il primo volo l’unico Tornado di preserie italiano (PS14), con ai comandi Quarantelli ed Egidio Nappi. Il velivolo, che successivamente ricevette la MM7001 “di serie”, fu a lungo impiegato dal Reparto Sperimentale Volo dell’AMI, con codice RS-01. Dal 2004 fa parte della collezione storica del Museo dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle.)
Nella foto: Panavia Tornado IDS "IS086" MM7087, primo esemplare “Basic IT Full MLU” per l’AMI, in decollo da Torino/Caselle (2010). (Aeromedia/M. Nerino)
(Aeromedia, luglio 2010)