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Informazioni aggiuntive sul Museo Agusta

Il Museo Agusta, nella sua configurazione attuale, è frutto di un lavoro di raccolta, selezione ed allestimento iniziato solo l'anno scorso. Tuttavia esso si propone, nella visione di coloro che hanno promosso l'iniziativa, come una struttura viva, destinata ad essere continuamente ampliata ed aggiornata. L'obiettivo è di farne, soprattutto nel territorio, un polo di cultura industriale aperto a visitatori, ricercatori, studenti, operatori economici e culturali oltre che a tutti coloro che intendono avvicinarsi ad un mondo affascinante e poco conosciuto. Così, dall'attuale sede (l'ex spaccio aziendale degli anni '70) di 700 metri quadri, il museo si espanderà gradualmente fino ad assorbire l'adiacente cascina per ulteriori 400 metri quadri, rimanendo a breve distanza dal comprensorio aziendale di Cascina Costa.
E' la prima volta che vengono raccolte insieme testimonianze di una singolare storia industriale che rischiavano di rimanere altrimenti disperse. Un prezioso, seppur parziale, precedente è costituito dal Museo della Tecnica e del Lavoro di Gallarate, aperto dal 1977 al 1993, che raccoglieva numerosi modelli di moto, lascito della famiglia Agusta al Gruppo Lavoratori Anziani dell'azienda. Tra i principali oggetti in mostra al Museo Agusta di Cascina Costa (oltre ai prototipi di alcuni dei modelli di elicottero storicamente più importanti, come l'A 105, l'A 109 e l'AB 47J-3B-1, ospitati nel prato esterno al Museo) figurano: il prototipo dell'elicottero monoposto A 103 realizzato alla fine degli anni '50; modelli scala 1:10 e modellini scala 1:50 di elicotteri della lunga storia Agusta; moto MV Agusta originali, da corsa e da turismo, come lo scooter Chicco; la Coppa Golfo di La Spezia vinta nel 1946 dal pilota Vincenzo Nencioni, la prima delle oltre 800 coppe vinte in tutto il mondo dalla scuderia MV Agusta e tuttora conservate nell'ufficio del conte Domenico Agusta, lasciato intatto dopo la sua morte; modelli di motori sviluppati dall'Agusta per i primi elicotteri; il prototipo di una mini automobile appartenente al periodo di diversificazione dell'immediato secondo dopoguerra; modelli vari di aerei, anche di produzione SIAI Marchetti e Caproni come aziende appartenenti al Gruppo Agusta; i componenti fondamentali dell'elicottero (pale, trasmissione, mozzo) rappresentati nella loro evoluzione tecnologica nel corso degli anni; il sistema dinamico completo del rotore principale dell'A 129 Mangusta, corredato da pannelli esplicativi che ne illustrano il funzionamento.
Non mancano poi schizzi, disegni originali, documentazione storica aziendale, progetti, ed una selezione di alcune centinaia di foto di personaggi, prodotti ed eventi che provengono dalla raccolta di oltre 10.000 immagini dell'archivio fotografico Agusta. Il museo dispone anche di una sala riunioni, adatta anche per conferenze e proiezioni, per le quali ultime è disponibile una ricca collezione di centinaia di ore di filmato.
Nei piani del museo è prevista l'apertura di due nuove sezioni. Una biblioteca, divisa in due settori rispettivamente dedicati alle motociclette ed all'aeronautica, con libri, tesi di laurea, raccolte di riviste aziendali, pubblicazioni specializzate legate alla ditta, ed un'area espositiva dedicata alle tecnologie più avanzate ed ai sistemi avionici, comprendente anche un simulatore di volo.

Nella foto: Lo scooter MV Agusta Chicco, molto popolare negli anni '50 del secolo scorso. (Aeromedia)