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Piaggio rilancia P.180 e P.166

Allo scopo di risollevarsi dallo stato di crisi, la Piaggio, che ha stabilimenti a Genova e Finale Ligure, ha deciso alcune iniziative volte a rilanciare le vendite dei due velivoli attualmente in produzione.
Per il biturboelica a tre superfici portanti P.180 è prevista una significativa riduzione di costi dovuta soprattutto alla sostituzione di parti in fibra di carbonio prodotte in USA con identici elementi in materiali metallici tradizionali, realizzati in Italia. Il conseguente minor prezzo di vendita non mancherà di favorire la futura commercializzazione dell'aeroplano.
Nel frattempo, un P.180 sta per essere consegnato all'AVES, la componente aerea dell'Esercito italiano, ed altri due esemplari alla Protezione civile.
Per il P.166-DL3, ultima versione biturbina del longevo velivolo multimpiego ad ala di gabbiano, si tratta di risolvere il problema del motore Textron Lycoming LTP101-700, prodotto in un numero limitato di esemplari. Il conseguente mancato sviluppo del propulsore, oltre a vari inconvenienti, ne mantiene il TBO (time between overhaul) a sole 1.200 ore.
I circa trenta P.166-DL3 utilizzati in Italia dall'Aeronautica Militare, dalla Guardia di Finanza e dalla Guardia Costiera, verranno rimotorizzati con nuove turbine Pratt & Whitney Canada PT-6A-121, oltre ad essere aggiornati negli impianti e nell'avionica. La configurazione risultante promette ulteriori sbocchi commerciali, anche all'estero.

Nella foto: il Piaggio P.180M MM62164 del Reparto Sperimentale Volo dell'Aeronautica Militare Italiana.

(Aeromedia, aprile 1997)