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ATR 42 della Si Fly noleggiato dall'ONU cade in Kosovo

Il 12 novembre scorso, l'ATR 42 della compagnia aerea italiana Si Fly è caduto sul costone di una montagna poco a nord di Pristina, capoluogo del Kosovo. Nel disastro sono decedute tutte le persone a bordo dell'ATR 42: i due piloti, l'assistente di volo ed i ventuno passeggeri, nove dei quali di nazionalità italiana, appartenenti a varie organizzazioni umanitarie impegnate nella regione balcanica per attività di assistenza e ricostruzione dopo il recente conflitto.
Il velivolo della Si Fly era stato noleggiato dal World Food Program, agenzia dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per gli aiuti alimentari, per un volo diretto a Pristina e partito alle ore 09.11 dall'aeroporto di Roma/Ciampino.
La Si Fly, nuovo vettore regionale italiano con sede a Palermo, ha iniziato la propria attività durante l'estate 1999, utilizzando il primo dei due biturboelica ATR 42 ordinati per voli charter verso la Tunisia. In attesa dell'arrivo del secondo velivolo, lo scorso 1° ottobre era stato inaugurato un primo collegamento regolare nazionale da Roma ad Albenga, seguito il 18 ottobre da voli di linea per Perugia ed Ancona, sempre con partenza da Roma/Ciampino.
Una commissione di inchiesta italo-francese è al lavoro per individuare le cause dell'incidente. Il giorno precedente la sciagura, era stata annunciata, a breve scadenza ravvicinata, una breve visita in Kosovo del presidente degli Stati Uniti.

Nella foto: l'ATR 42 F-OHFV della Si Fly, andato perso il 12 novembre 1999 nei cieli del Kosovo.

(Aeromedia, novembre 1999)