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La guerra tariffaria USA-Cina colpisce la Boeing

Nei mesi scorsi il Presidente Trump ha deciso di alzare i tassi daziari nei confronti dei paesi stranieri in modo erratico e imprevedibile. Ciò è avvenuto con percentuali diverse contro singoli Paesi o gruppi di Paesi interrompendo le relazioni commerciali consolidate tra le nazioni.

Particolarmente aspro il confronto tra Stati Uniti e Cina. L'amministrazione Trump ha inizialmente imposto un dazio del 145% sui prodotti cinesi e il Gigante Asiatico ha risposto con un dazio del 135% sulle merci importate dagli USA. Il governo di Pechino, come danno collaterale, ha anche chiesto alle compagnie aeree nazionali di sospendere il ritiro degli aerei Boeing ordinati (e talvolta già pagati), così come attrezzature a terra e pezzi di ricambio prodotti negli USA.

L'aumento dei dazi sta anche danneggiando, sebbene in misura minore, parecchi altri vettori in tutto il mondo, in particolare quelli che operano una flotta standardizzata su modelli Boeing come la Ryanair, solo per fare un esempio eclatante.

Nella foto: Boeing B.777-39L B-2005 dell'Air China "colori speciali Love China" parcheggiato all'aeroporto di Monaco il 1° marzo 2025. (Aeromedia)

(Aeromedia, aprile 2025)