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30 anni dal primo volo dell'F-16
30th anniversary of first F-16 flight
Il primo prototipo del Lockheed Martin (General Dynamics) YF-16A (72-1567) decolla dalla Edwards AFB in California. (Lockheed Martin)
The first prototype Lockheed Martin (General Dynamics) YF-16A (72-1567) take-offs at Edwards AFB, Calif. (Lockheed Martin)
Lo scorso 2 febbraio la Lockheed Martin ha celebrato il 30° anniversario del primo volo del caccia F-16: un traguardo notevole per la storia dell'aviazione. Il primo prototipo YF-16A effettuò il suo primo volo "ufficiale" il 2 febbraio 1974, decollando dal Flight Test Center dell'USAF sulla Edwards Air Force Base in California.
"Trent'anni fa, l'YF-16A si presentò fin dall'inizio come un dimostratore tecnologico rivoluzionario," ha dichiarato John L. Bean, responsabile dei programmi F-16. "Esso introdusse nuove tecnologie - come i controlli di volo fly-by-wire, la relaxed static stability, il tipico raccordo ala-fusoliera, l'ala a curvatura variabile automatica, il tettuccio a bolla, il side-stick controller, il cockpit per alto numero di g, l'avionica digitale altamente integrata con data bus multiplex MIL-STD-1553 e la costruzione modulare - elementi che sono diventati il modello di riferimento per tutti i caccia successivi come l'IDF prodotto a Taiwan, il giapponese Mitsubishi F-2 ed il coreano T-50."
Phil Oestricher, pilota collaudatore in pensione della General Dynamics (come si chiamava all'epoca la ditta poi entrata a far parte di Lockheed Martin Aeronautics), ricorda il suo primo storico volo ai comandi dell'YF-16A: "Lo sforzo congiunto di varie discipline ingegneristiche si fuse in modo strabiliante per dar vita ad un caccia compatto, potente, agile, facile da pilotare e di costo relativamente contenuto. L'YF-16A trasmetteva questa impressione a prima vista e portarlo in volo era veramente un piacere! Sono orgoglioso di essere stato in prima linea nelle fasi iniziali di questo grande programma."
Con un imprevisto colpo di scena, Oestricher "decollò" involontariamente con l'YF-16A due settimane prima - il volo "0" - quando, durante un rullaggio a forte velocità, si sollevò istintivamente dal suolo per ovviare ad un improvviso e grave problema di controllo. Oestricher ha fatto notare che queste cose erano quasi normali, in un'epoca in cui i simulatori di volo non erano così sofisticati da prevedere effetti aerodinamici e di stabilità particolarmente complessi.
Bean ha anche aggiunto che l'F-16 si è evoluto come il più capace, versatile ed affidabile caccia della sua epoca, molto amato da parte dei piloti. "L'F-16, fin dalla fase prototipica, ha mostrato un enorme potenziale di sviluppo, evidenziando appieno quello che oggi viene definito lo "spiral development". "E' un aereo che ha superato di gran lunga tutte le migliori aspettative. Considerando i vari aspetti del programma, l'F-16 è risultato il caccia di maggior successo nell'era del volo a reazione." ha concluso Bean.
Nel corso degli anni, Lockheed Martin ha continuato a sviluppare le capacità dell'F-16 per conto delle numerose forze aeree che lo utilizzano. Di recente ha introdotto altre due versioni, l'Advanced Block 50/52 e l'F-16E/F Block 60. Esse terranno in attività la linea di montaggio almeno fino al 2008. Anzi, tra probabili riordini e nuovi potenziali clienti, Lockheed Martin ritiene che la produzione dell'F-16 si protrarrà ben oltre questa data.
(Ndr: L'F-16A iniziale, General Dynamics Model 401, era un caccia monoposto multi-ruolo spinto da un Pratt&Whitney F100-PW-100 da 23,500 libbre ed armato con un cannone a canne rotanti da 20 mm, due missili aria-aria Raytheon AIM-9E oppure -9J Sidewinder alle estremità alari ed un carico bellico massimo di 8.000 libbre su sette piloni esterni. Vennero costruti due soli prototipi (YF-16A-CF serial 72-1567 e 72-1568), basati sul requisito per un caccia leggero da superiorità aerea. L'F-16 vinse, a scapito del Northrop F-17, il concorso dell'USAF per il nuovo ACF (Air Combat Fighter) e poco dopo si aggiudicò varie commesse dalle nazioni NATO. I primi modelli che entrarono in produzione furono il monoposto F-16A-CF ed il biposto in tandem F-16B-CF.)

(Da un comunicato stampa Lockheed Martin Aeronautics, Fort Worth, Tx (USA) - 3 febbraio 2004)

Lockheed Martin marked a significant milestone in aviation history when it commemorated the 30th anniversary of the first flight of the F-16 jet fighter on Feb. 2. The YF-16A No. 1, completed its first official flight on Feb. 2, 1974, from the Air Force Flight Test Center at Edwards Air Force Base, Calif.
"The YF-16A was a revolutionary technology demonstrator three decades ago," said John L. Bean, vice president of F-16 programs. "The technologies it introduced - like fly-by-wire flight control, relaxed static stability, wing-body blending, automatic variable camber wing, bubble canopy, side-stick controller, high-g cockpit, highly integrated digital avionics using a MIL-STD-1553 multiplex data bus and modular construction - have become common for fighters introduced since, such as Taiwan IDF, Japan's Mitsubishi F-2 and Korea T-50."
Phil Oestricher, retired General Dynamics (the predecessor company of Lockheed Martin Aeronautics) test pilot for the first flight, recalls that historic flight: "A team of engineering disciplines came together in a marvelous fashion to produce an aircraft that was very powerful, agile, small, easy to handle and low cost. And it looked great! It was a real joy to fly. I am very proud to have been on the front end of this great fighter program."
In an unusual twist, Oestricher had inadvertently flown the aircraft two weeks earlier - Flight "0" - when he elected to take the aircraft airborne after experiencing major control anomalies during a high-speed taxi test. Oestricher pointed out that this was before the days of high-fidelity flight simulators that can predict complex effects of gain settings in flight control laws.
Bean said the F-16 has evolved into the most capable, most versatile, most affordable, most supportable and most popular multirole fighter of its time. "The F-16 has been an evolutionary aircraft since its prototype days and epitomized what we call today "spiral development". "It has exceeded everyone's highest expectations. Considering all of the program metrics, it easily qualifies as the most successful fighter of the jet age." Bean concluded.
Lockheed Martin has continued to make significant development advances for its worldwide F-16 customers, recently introducing the Advanced Block 50/52 and F-16E/F Block 60 versions. These will continue production through 2008, and with anticipated follow-on sales and potential new markets, Lockheed Martin believes the F-16 line could extend well beyond that timeframe.
(Editor's note: The original F-16A, General Dynamics Model 401, was a single-seat multi-purpose fighter powered by a 23,500 lbst Pratt&Whitney F100-PW-100 and armed with a 20 mm rotary cannon, two wingtip mounted Raytheon AIM-9E or -9J Sidewinder AA missiles and up to 8,000 lb of stores on seven external pylons. Two YF-16A-CF prototypes were built (72-1567 and 72-1568 serial numbers), originally as lightweight air superiority fighter, and the type was selected, after a competition with the Northrop F-17, as the USAF's ACF (Air Combat Fighter) and later as a standard NATO fighter. First production models were the single-seat F-16A-CF and the tandem two-seat F-16B-CF.)

(From a press release by Lockheed Martin Aeronautics, Fort Worth, Tx (USA) - February 3, 2004)