AEROMEDIA
Il web italiano di informazione aerospaziale
by Aeromedia - corso Giambone 46/18 - 10135 Torino (Italy)


Quarant'anni dalla tragedia di Ustica

Il 27 giugno 1980, alle ore 20,59, i resti spezzati del DC-9-15 I-TIGI delle Aerolinee Itavia (volo IH870 Bologna-Palermo) precipitarono in mare non lontano dall'isola di Ustica a nord della Sicilia. Perirono tutti gli 81 occupanti dell'aeromobile tra passeggeri ed equipaggio. Al disastro fecero seguito credibili inchieste giudiziarie e giornalistiche, come quella di Andrea Purgatori, con la constatazione che attorno al DC-9 in volo si era svolto un violento confronto tra aerei da combattimento di varie forze aeree. Tuttavia la vera causa dell'incidente non è mai stata determinata una volta per tutte. In particolare il governo francese non ha mai voluto rivelare ai giudici l'attività dei caccia Crusader dell'Aéronavale, armati di missili aria-aria, presenti quella notte vicino al DC-9. A onta di professori negazionisti a oltranza che insistono per una bomba a bordo, le persone uccise nel cielo di Ustica attendono ancora una vera giustizia. Le voci sulla scarsa manutenzione del DC-9-15 I-TIGI minò la reputazione del vettore che nel 1981 fu posto in amministrazione straordinaria e nel 1983 in liquidazione. L'Alitalia trasse indubbio vantaggio con l'eliminazione di uno scomodo concorrente che privilegiava lo sviluppo del proprio traffico da scali diversi da Fiumicino, Linate e Malpensa.

Nella foto: McDonnell Douglas DC-9-15 I-TIGI delle Aerolinee Itavia, già N902H dell'Hawaiian Airlines fino al febbraio 1972, in atterraggio a Caselle il 29 dicembre 1972. (Aeromedia)

(Aeromedia, marzo 2020)