Oggi nasce la nuova compagnia di bandiera italiana. Da oggi Alitalia ha un azionariato nuovo, completamente privato, formato da imprenditori che hanno deciso di investire i propri capitali in una sfida complessa, in un settore altamente competitivo e in una congiuntura dominata da un’elevata incertezza. La nuova Alitalia nasce con un progetto ambizioso e realistico, fondato sulla forte discontinuità con il passato.
Potrà contare su un nuovo network integrato tra Alitalia e AirOne, che doterà la compagnia di bandiera italiana della massa critica adeguata per sfidare la concorrenza straniera.
Avrà una flotta più efficiente e moderna, che sarà il perno di una importante infrastruttura per il Paese e diventerà protagonista della mobilità interna ed internazionale e dello sviluppo dell’Italia. Ha l’obiettivo di mettere il cliente al centro della propria strategia e punta a recuperare la leadership di mercato nel traffico aereo da e per l’Italia.
La missione e la strategia: Alitalia nasce dall’esperienza di storie industriali importanti e prestigiose. Vuole rappresentare per i clienti la garanzia dell’esperienza e della sicurezza di un servizio moderno, efficiente e di qualità, basato sulla più estesa e funzionale rete di collegamenti in Italia e dall’Italia verso le principali destinazioni internazionali ed intercontinentali, grazie all’utilizzo di una flotta in gran parte rinnovata.
(NdR: Non essendo presenti alla conferenza stampa, ed in base alla documentazione ricevuta, non disponiamo di nuovi dettagli su temi importanti come l’esatta composizione della flotta, il destino delle parti di Alitalia “scartate” da CAI, la sorte dei precedenti “piccoli azionisti” dell’Alitalia fallita, la restituzione dell'ultimo prestito "ponte" statale da 300 milioni di euro, giudicato inammissiblile in sede UE, l’adeguata capitalizzazione, il ripianamento dei debiti - prima solo di Alitalia, ora anche di AirOne - inclusi quelli nei confronti di vari aeroporti italiani, le vere intenzioni sul comparto Alitalia Cargo, le implicazioni di monopolio su alcune rotte, l’indagine per bancarotta in corso sui precedenti vertici Alitalia, prospettive precise su modi e tempi dell’inevitabile prossima alleanza con un vettore importante. Questi e tutta una serie di altri nodi irrisolti spingono i contribuenti italiani – già chiamati a sborsare circa 3 miliardi di euro sull’altare della neonata compagnia di bandiera – a rimpiangere l’ipotesi di acquisto da parte dell’Air France che si era quasi materializzata nella scorsa primavera.)
(Da un comunicato stampa CAI – Compagnia Aeronautica Italiana, Roma – 12 dicembre 2008)
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Today the new Italian flag carrier is born. As of today, Alitalia has a new set of shareholders, formed by entrepreneurs who put money into a difficult enterprise, in an highly competitive sector and during the worst global recession ever seen. The new Alitalia has been set up with an ambitious and realistic programme, based on discontinuity with the past.
The airline will take advantage of the integrated network of the former Alitalia and AirOne, which will create a critical mass to compete with other airlines. It will have a modern fleet of 148 aircraft, including 74 Airbus A 320 family jetliners, which will be exploited to regain the leadership of the air transport market to and from Italy.
(From a press release by CAI – Compagnia Aeronautica Italiana, Roma, Italy – December 12, 2008)
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