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Il Dassault Falcon 6X a Torino

A fine dicembre 2023 il dimostratore ditta del nuovissimo Dassult Falcon 6X ha iniziato un impegnativo giro di presentazioni a potenziali clienti visitando 49 aeroporti in 15 nazioni d'Europa, Stati Uniti e Sud America. Sono stati effettuati 96 voli, fino a quattro al giorno, senza inconvenienti di sorta. A febbraio 2024 l'elegante bireattore era in Italia e ha fatto scalo a Torino/Caselle in arrivo da Roma/Ciampino.
In un volo di trasferimento con il solo equipaggio, il Falcon 6X ha volato da Parigi a São Paulo in 12 ore e 43 minuti in presenza di forte vento contrario. Alla quota di 43.000 piedi ha mantenuto una velocità di crociera di Mach 0.80. Ha coperto la tratta di 5.646 miglia nautiche superando il previsto raggio d'azione di 5.500 nm (12.000 km) atterrando con più carburante di riserva rispetto al minimo richiesto.
La genesi del Falcon 6X, ultimo discendente della dinastia dei Falcon, è particolare. Nel dicembre 2017 il costruttore francese rinunciò allo sviluppo del Falcon 5X per problemi riscontrati con i turbofan Safran Silvercrarft. Al suo posto la Dassault lanciò il programma 6X con la stessa sezione trasversale di fusoliera ma questa volta adottando i potenti Pratt & Whitney PW812D da 58-62 kN ciascuno. Il nuovo Falcon è nato per competere nella fascia degli aerei d'affari della categoria ultra wide-body come il Bombardier Global 7500 e il Gulfstream G650ER ma offre una cabina ancora più spaziosa e illuminata da ben 29 finestrini. Il primo volo del 6X è avvenuto il 10 marzo 2021 e la certificazione EASA/FAA è stata conseguita nell'agosto 2023. L'aereo viene venduto, pronto al servizio, a un prezzo iniziale di 53,8 milioni di dollari.
Nel 1961 Marcel Dassault rispose alla specifica militare per rimpiazzare i vecchi bimotori a elica MD 312 Dassault Flamant da collegamento. Lo fece con un occhio palesemente rivolto al nascente settore degli aerei d'affari a reazione. Ne risultò il Mystère XX, bellissimo jet executive con ali e impennaggi a freccia accentuata. Il primo prototipo F-WLKB (oggi al Musée de l'Air et de l'Espace di Parigi), spinto da due Pratt & Whitney JT12A-8, volò per la prima volta a Bordeaux/Mérignac il 4 maggio 1963. La Pan American intuì all'istante le potenzialità del nuovo aeroplano e ne ordinò 40 esemplari per il fiorente mercato d'oltre Atlantico ponendo però drastiche condizioni. Il velivolo avrebbe dovuto adottare i nuovi turbofan General Electric CF700-2C e la sezione di fusoliera avrebbe dovuto essere significativamente aumentata. La Dassault si adeguò di buon grado al diktat e sviluppò a tempo di record la versione "americanizzata". L'esemplare capo serie Falcon 20C volò il 10 luglio 1964 e il primo di serie il 1° gennaio 1965. Proprio nei giorni in cui il Mystère XX definitivo veniva certificato in Francia e negli Stati Uniti, il 10 giugno 1965 l'aviatrice Jacqueline Auriol stabilì, col primo prototipo F-WLKB, il nuovo record mondiale di velocità sui 1.000 chilometri alla media di 859 km/h. Nel 1966 i primi esemplari "grezzi" giunsero al centro di allestimento cabine di Burbank. In quel periodo la Pan Am, almeno per gli esemplari da lei commercializzati, sostituì il battagliero nome di Mystère XX con Fan Jet Falcon più tardi semplificato in Falcon 20. Nel 1967 fu appositamente costituita la Pan American Business Jets Division che come prima mossa trasformò in ordine fermo le 120 opzioni che deteneva. Dal 1971, sui nuovi Falcon 20D, furono installati i più potenti CF700-2D. Dal 1° gennaio 1971, a seguito della fusione con la Breguet, il nome completo del costruttore fu modificato in Avions Marcel Dassault-Breguet Aviation (AMD-BA) e nel 1990 in Dassault Aviation.

Nella foto: il quarto esemplare del Dassault Falcon 6X F-HSUP, utilizzato come dimostratore dal costruttore, atterra a Torino/Caselle il 4 febbraio 2024. (Aeromedia)

(Aeromedia, febbraio 2024)