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Codirosso: il mini Zero che vola sul Piemonte

Nelle piccole aviosuperfici e campi di volo che costellano la penisola non mancano le occasioni per imbattersi in esempi di vera passione e perizia aeronautica. Con le dovute proporzioni, le iniziative dell’aviazione amatoriale reggono spesso il confronto con i conseguimenti della più blasonata industria nazionale, e senza coinvolgimenti nella cronaca giudiziaria.
In una zona agricola pochi chilometri a nord di Torino, si trova il campo di volo “I Rondoni”, universalmente noto come “Carolina”, dal nome della vicina frazione di Caluso. Qui, nei giorni scorsi, il minuscolo autocostruito Codirosso di Carlo Gritella, un pezzo unico, ha iniziato i collaudi in volo con un nuovo motore da 50 HP.
Seppure basato sui piani costruttivi dell’Hummel Bird, il Codirosso presenta numerose ed importanti modifiche. Particolarmente evidenti sono l’ala e gli impennaggi rastremati con profilo costante, ispirati al caccia giapponese Mitsubishi Zero, l’aereo preferito da Carlo. La genesi di questo bellissimo autocostruito monoposto merita sicuramente un approfondimento.
Carlo Gritella si appassionò al volo fin da giovanissimo, cimentandosi con l’aeromodellismo, un interesse di gioventù comune a parecchi altri futuri autocostruttori. Verso la metà degli anni novanta, egli colse l’opportunità di collaborare alla costruzione da piani del Bagalini Colombo dell’amico Antonio Roselli. L’originale “parasol”, realizzato con assoluta perizia ed amore per il dettaglio, vinse l’ambito Trofeo Rotondi al Raduno del CAP del 2004, ed una parte del merito era di Carlo.
Verso la metà del 2004, Carlo Gritella cominciò a seguire, giorno per giorno, la costruzione del piccolo autocostruito Hummel Bird di Marco Campagnol, un altro amico conosciuto alla Carolina. Questo monoposto metallico ad ala bassa, con motore DAF avionizzato, fu realizzato attenendosi abbastanza fedelmente al progetto USA originale, così come il solo altro esemplare che vola in Italia. Presentato al Raduno del CAP 2007, l’Hummel Bird di Campagnol si aggiudicò il secondo posto al Trofeo Rotondi di quell’edizione del raduno.
Facendo tesoro dell’esperienza maturata, ed incoraggiato dagli amici, nel dicembre 2009 Carlo Gritella decise di mettere mano a sua volta ai disegni dell’Hummel Bird, non senza apportare una serie di modifiche, anche sostanziose. Tra l’altro, oltre all’ala ed agli impennaggi riprogettati “alla Zero”, furono applicate alcune soluzioni progettuali del BK Fliers BK1 (a sua volta un derivato dell’Hummel Bird) per la zona centrale del longherone e l’attacco del carrello principale. Nonostante questi importanti interventi di modifica, la fase di costruzione fu significativamente breve, in confronto alla media degli autocostruiti.
Mentre prendeva forma, il mezzo assomiglia sempre meno al progetto originale della Hummel Aviation, tanto è vero che si impose la ricerca di un nuovo nome per il velivolo. Il caso aiutò Carlo, sotto forma di una famiglia di codirossi che decise di nidificate in un angolo del tetto della sua casa. Non ci si poteva opporre ad un segno del destino! Il nuovo aereo si sarebbe chiamato “Codirosso”. Il raro pennuto (passeriforme della famiglia dei Turdidi, nome scientifico “Phoenicurus phoenicurus”) aveva anche il vantaggio di essere uno dei pochi uccelli al mondo a non aver ancora prestato il proprio nome all’onomastica aeronautica. E questo è sicuramente un altro merito da ascrivere a Carlo.
Il Codirosso spiccò il primo volo alla Carolina il 6 febbraio 2011. Inizialmente era potenziato da un motore automobilistico Citroën Visa 650 cc, opportunamente modificato, che sviluppava 35 HP e muoveva un’elica originale in legno autocostuita, impresa raramente affrontata anche dagli autocostruttori più esperti.
Il Codirosso superò gli esami tecnici e ricevette il numero di identificazione I-A694. Tuttavia la potenza installata, pur complessivamente sufficiente, non soddisfaceva pienamente le aspettative del costruttore. Per avere qualche cavallo in più, Carlo si rimise al lavoro e sviluppò una nuova versione del Citroën Visa 650, questa volta in grado di erogare circa 50 HP.
Nell’ottobre 2012, alla Carolina, il nuovo propulsore ha iniziato i voli di messa a punto sul Codirosso. Il costruttore pilota ha potuto riscontrare, con appena 15 HP in più, un netto miglioramento nell’accelerazione in decollo e nel rateo di salita. Il maggiore margine di potenza rappresenta anche, in caso di necessità, un fattore positivo in termini di sicurezza.

Nella foto: Il Gritella Codirosso I-A694, autocostruito con nuovo motore Citroën da 50 HP, nel cielo del campo volo “I Rondoni” (Caluso, Torino) nell’ottobre 2012. (Aeromedia)

(Aeromedia, ottobre 2012)